24 dicembre 2006

La so!

Dei mie 37 natali ne ricordo al massimo una decina e senza dovizia di particolari.

Senza concentrarmi neppure troppo sono però in grado di trovare qualcosa che accomuna almeno gli ultimi dieci.

La domanda fuori luogo e figlia dell'imbarazzo di un'affinità inesistente, sparata a bruciapelo, senza nemmeno un po' di anestesia, da parenti e/o amici della categoria 'non li vedi che a Natale'.

«Ma quando ti sposi?»

Quest'anno la so!

20 dicembre 2006

Vota Antonio, vota Antonio!

Forse non ci azzecca sempre con l'italiano, ma ha un bel blog , ha fatto l'unico obiezione di principio alla finanziaria contro la prescrizione dei reati contabili, ed ora comunica anche con YouTube.

18 dicembre 2006

U come U

Io mi domando e dico: ma che ci faceva l'ex segretario provinciale di almeno un paio di partiti ad una riunione che avrebbe dovuto portare alla luce la mancanza di voci giovani nel panorama politico (in particolare comasco)?
Non per disistima (conosco poco del personaggio in questione e quel poco non mi piace), ma il non rendersi conto di essere l'emblema di ciò che gli organizzatori rifiutano non è sintomo di acutezza.
E di più. Ok, la data era sbagliata (sabato prenatalizio e concomitanza con Abbondini d'Oro a calamitare i media), ma vista la partecipazione davvero esigua si può essere realmente soddisfatti?
Sarà che il raffreddorone che mi sono beccato fiacca anche il mio consueto ottimismo, ma nonostante la quasi perfetta concordanza ideologica col relatore principale ) oggi vedo pochi motivi per essere soddisfatto.
Unichi lampi di luce a destarmi dal torpore dei giovani figli dei partiti, il rappresentante del coordinamento comasco per la pace più agile nella dialettica, meno sclerotizzato nella politica.

11 dicembre 2006

F come Fusi

Mannaggia al fuso (orario).
Se all'alba pasticcio questo spazio non è per improvvisa ansia comunicativa, ma perché dalle 4 non mi è stato più possibile dormire.
Mannaggia ai fusi. Quelli che a Cantù ieri sera mi hanno dato il bentornato con 37 minuti di buon basket spettacolare ed un harakiri durato 180 secondi.
Un lento suicidio cestististico che mi farà sì dire 'quella volta che Cantù ha subito 35 punti in 3 minuti dilapidando un vantaggio di 20 io c'ero', ma che ha fiaccato le forze rimaste dopo un viaggio durato un giorno intero.
Inspiegabile, impossibile, incredibile.
Ha ben da dire Sacripanti che la sua è una squadra immatura e complici dello sfascio sono anche agli arbitri.
Forse prima di guardare agli errori della terna grigia colpevole, come l'intero palazzetto (allenatori e giocatori compresi), di aver dato la partita per conclusa e quindi non aver voluto infierire sugli ospiti in affanno tentare un mea culpa sarebbe stato più onesto; attenuante generica la necessità di dichiarare a botta calda dopo aver subito un manrovescio che avrebbe abbattuto anche un lottatore di sumo.
Complimenti a Biella capace di crederci fino in fondo al punto dal convincere anche la fortuna a concedersi come alleata e fiera del motto 'i giochi son finiti soltanto quando son davvero finiti'.
Chapeau ai piemontesi mentre Cantù perde l'occasione per agganciare la Coppa Italia e deve incominciare anche in questa stagione a lavorare in prospettiva salvezza.

7 dicembre 2006

L is for Labour


Perché sto lavorando!
Kris & Gladys son due studenti del mio corso.

M is for Motorhome

Da noi li chiamiamo camper anche se in realtà i camper sono tutt'altra cosa.
Il gigantismo statunitense si manifesta anche in queste case su ruote, grandi come Tir, che spesso trainano a rimorchio un Suv (invece del mini-scooter europeo) per gli spostamenti di tutti i giorni.

R is for retired

Sono un esercito a Palm Springs.
Calano nel sud della California in cerca del clima mite da tutto il paese o dal Canada .
Immaginate la Liguria d'Inverno.
Potete immaginare il brio delle mie cene nonostante il buon numero di ristoranti. Affollati sì, ma da uno sfavillio di teste candide.

T is for Tip

Questa è un'istruzione per l'uso.
Ero sempre in imbarazzo con la mancia che qui negli Usa è dovuta se non perfino richiesta in quanto parte integrante dello stipendio dei camerieri.
I miei nuovi amici californiani mi hanno spiegato il trucco.
In fondo ad ogni conto trovi la voce 'tax'.
Bene, moltiplica questa cifra per due ed avrai la mancia congrua ed equa.
Che dite, merito la mancia per questa dritta?

4 dicembre 2006

Gramatica

Lo sport mi appassiona. Se non riesco a non gioire per una vittoria di Cantù al supplementare letta in Internet, quando poltrisco fra le coltri, le tv americane mi raccontano ogni ora di eventi sportivi.
Ieri l'impresa da raccontare è stata del cowboy Martin Gramatica.
La sfida, epicamente annunciata in ogni notiziario, era tra Dallas -i cowboy - e New York -i giants. La palla, quella ovale del football americano.
Mancano 6 secondi alla fine quando Martin viene chiamato in campo. Questo minuscolo 'latino' per scendere tra i giganti fa il segno della croce almeno una decina di volte.
Deve calciare la palla con i piedi (e questo fa tanto strano in Usa) buttandola alta là, tra i pali, a 46 yard di distanza.
Forse il contrario di quanto ha sempre fatto in argentina dove tenere la palla bassa era il precetto. Chissà che non fosse l'innata tendenza a sparare sopra la traversa da pochi passi a passarlo dal soccer al football.
Vabbè, Gramatica, dopo essersi segnato l'ennesima volta, ha centrato i pali e ha condannato i giganti di New York alla sconfitta.
La partita ha avuto altri eroi, ma il piccolo latino che un po' di sangue italico nelle vene deve averlo, mi è subito piaciuto e volevo raccontarvelo.

PS - Mi son guardato anche il basket NCAA feminile, non perché sia impazzito, ma perché giocava Tennesee e da Bridgette Gordon in poi questa squadra allenata dal mito Pat Summit mi è cara. Ma ha perso.

E is for Energy (wind)

Qui il vento fa girare le pale







S is for Staples (center)

Quello nell'angolo con la faccia (e tutto il resto) di bronzo è Magic Johnson

H is for Hole


M is for metropolis




B is for Beggar


Non soltanto Beverly Hills. Anche questa è una casa di Hollywood.
Credo di non aver mai visto tanti barboni quanti a LA.

R si for Road




Ora il deserto, ora una città all'orizzonte

F is for Fame (Walk of)















Palm Springs ed Hollywood hanno in comune la 'Walk of Fame' anche se onestamente le stelle del deserto a me sembrano molto meno brillanti.

MGTH


Marco goes to Hollywood

1 dicembre 2006

G is for Garden




Capisco che creare campi da golf in una lingua di deserto inserita in un canyon non deve essere stato facile, ma questi son fissati con i giardini.
Il giardiniere è il lavoro più comune e non sono riuscito a trovare anche una sola aiuola pubblica dove l'erba riuscisse a superare il mezzo centimetro.

30 novembre 2006

S is for Sun




C is for Car




6 grama


6 gramas of fat or less.
La promessa di SubWay non poteva non condizionare la mia pausa pranzo.
Terrorizzato dal fast food e non avendo il buon Ugo sottomano dove rivolgermi per non fare la fine del documentarista cavia di Super Size Me?
Sono riuscito nell'impresa di scovare il panino non troppo grasso.
Non in un sottopassaggio come potrebbe far presumere il nome, ma in un chiosco (grande) vicino a WallMart. TurkeyBreast (solo 5 grammi di grassi e 290 calorie) è diventato così il mio compagno di merenda.
Enjoy!

29 novembre 2006

Pipe

Litigare 10 minuti per capire la differenza tra il suo quotation mark ´ ed il mio ' (maledette tastiere americane) per poi decidere che è meglio che tu inserisca una pipe .
Ci sono anche aspetti più divertenti di questo lavoro

28 novembre 2006

Grande grande grande

E' grande la Merica.
Grandi strade per grandi veicoli che possono orientarsi guardando i grandi cartelli con i nomi delle vie appesi nei grandissimi incroci.
Grandi supermercati dove esporre grandi confezioni di mega prodotti da grande consumo.
Grandi uomini e grandi donne che prima ancora di mostrarmi le proprie qualità morali impressionano con la mole. Tanto che se avessi avuto bisogno di recuperare autostima nulla sarebbe also più di questo viaggio in california dove la mia pinguedine si mimetizza tra gli addomi gonfi degli indigeni. Che poi tanto indigeni non sono perché ad occhio e croce almeno un terzo degli abitanti di Palm Springs arriva dal Messico e forse i loro antenati abitavano questa terra di frontiera prima ancora dei wasp che hanno rimesso a nuovo questo angolo di deserto, ma probabilmente americani doc proprio non sono.
PS - Sta finendo il Monday Night del footbal NFL ed ho visto grandi lanci.
Cannonate per 201 yards (più o meno 200 metri per noi aficionados del metrico decimale) sparate dal quarter back dei SeaHawks contro Seattle. Una gara iniziata sotto una bufera di neve che mi ha riappacificato col football, sport che ignoravo dai tempi delle cronache di Dan Peterson e Guido Bagatta la domenica mattina su canale 5.

27 novembre 2006

CSI

Da ieri sera, tra le impronte digitali che vedete scorrere sui supercomputer di CSI probabilmente ci sono anche le mie perché il simpaticissimo policeman della dogana di LA le ha volute a tutti i costi.
Mi ha fatto anche una fotografia con la sua web-cam e chissà, se il confronto è positivo magari sul supermonitor comparirà il mio faccione.
Senza occhiali

26 novembre 2006

Avvisi ai naviganti

Un paio d'ore di attesa ad Heathrow prima di imbarcarmi per Los Angeles.
La sicurezza inglese mi ha fatto estrarre dallo zaino il portatile e quindi tanto vale approfittarne.
Innanzitutto vi do una dritta. Delle reti wifi disponibili in questo hub, l'unica veramente aperta si chiama 'WiFi Zone - the Cloud'. Quindi non provate le altre 4 prima di questa come ho fatto io.
Paese che vai, misure di sicurezza che trovi. Qui a Londra vogliono computer e cappotti a vista e non nascosti nelle borse, anzi nella borsa, l'unica ammessa a bordo. Senza eccezioni, nemmeno per la borsetta delle signore. Unica furbata ammessa, anzi consigliata da una simpatica hostess del banco interscambi, la possibilità di far ingoiare alle borse più grandi quelle piccole.
Il mio nuovo portaabiti ha quindi conglomerato lo zainetto e carico di cappotto-laptop-libro-Corsera, passaporto in bocca sono riuscito a passare la barriera doganale. Non prima di aver tolto la cintura (ebbè! prevedibile) e le scarpe. Come tutti del resto. E qui ho capito la funzione dell'onnipresente e unticcia moquette londinese alta 10 cm, cioè evitare il reffreddore a qualche milione di passeggeri dello scalo.
Tutt'altra musica in Italia. Gli addetti alla sicurezza di Malpensa anche se con Alitalia non c'entrano nulla danno un'idea del perché la compagnia di bandiera sia morta (anticipo un po' i tempi, ma fatevene una ragione).
Un'assonnata agente si è presentata con me alla barriera, per nulla trafelata, confessando di essere oltre un'ora e mezza in ritardo.
Il collega, placiso, le ha consigliato: "Trattieni la gente a lungo, almeno riusciamo a creare una bella coda e decidono di aprire anche l'altro varco. Appena arrivano i colleghi noi andiamo a fumarci una sigaretta!"
Se il fumo non li ucciderà mi son segnato in agenda di farlo io.
Gni!

23 novembre 2006

Mago

Riuscirò a far piovere anche in questo deserto dopo esserci riuscito a Marsa Alam?


22 novembre 2006

Attentato!

Non voglio credere come racconta Deaglio che le ultime elezioni politiche siano state taroccate per favorire il centrodestra.
Non che la mia opinione faccia testo perché non ho mai creduto nemmeno che la Juventus condizionasse gli arbitri deliberatamente.
Però, uccidete la democrazia, è un buon titolo per descrivere la situazione politica italiana.
Ogni volta che Forza Italia (&c) non riconosce la vittoria degli avversari.
Ogni volta che Forza Italia (&c) fischia i senatori a vita.
Ogni volta che Forza Italia (&c) vuole cambiare le regole in corsa per impedire agli stessi senatori a vita di votare.
Attentato!

19 novembre 2006

Cantù può perdere in casa

Fa un passo indietro la pallacanestro Cantù al Pianella contro la Montepaschi Siena, nel risultato (il 78-84 vale la prima sconfitta interna stagionale), ma anche nel gioco.
Se è vero che i senesi non sono squadra su cui pensare di villaneggiare bellamente tra le mura amichee Cantù ha avuto a pochi secondi dalla sirena la palla del pareggio, ma anche che la squadra toscana al Pianella si sarebbe potuta battere se questa sera se Cantù non avesse mostrato alcune lacune che potrebbero rivelarsi pericolose nel proseguio.
Partiamo dal peggiore, una tantum, quel Donnie McGrath (4) che pur imberbe qualche virtù in Brianza l'aveva fatta intrevedere, ma che prima di vedersi preferito un Della Felba qualsiasi (6 di stima) riesce a perdere 2 dei 3 palloni che la squadra gli affida e dopo aver vagato intontito per il campo qualche minuto torna a sedere cercando di diventare invisibile sulla panca biancoazzurra piuttosto che sentirsi nuovamente arruolare.
Meglio di lui, ma non ancora sufficiente Shaw (5.5) uno che del gruppo dovrebbe essere chioccia e capace invece di vanificare per carenza di decisione due bei rimbalzi offensivi preziosi come oro e ritornati ai senesi con palombelle lente e smisurate.
Per Wilson (5,5) discorso a parte. Involuzione netta rispetto all'ultima gara interna e qualche salto ben spiccato non compensa la sua volontà di non entrare a far danni nelle aree avversarie cercando sempre soluzioni di tiro con piedi ben piantati in terra e dalla periferia.
Questi gli insufficienti, ma la pattuglia dei 'si può dare di più' è ben nutrita. A cominciare da Williams (6), in realtà non più efficace di Shaw, ma con l'anagrafe a fornire attenuanti generiche.
Poi Mazzarino (6) schierato ancora come stopper piuttosto che come guardia e se poco da dire c'è sulla caparbia difensiva dell'uruguagio meritano censure le sue propulsioni nell'area senese sempre affrettate e senza lumi. Pari voto anche per Jones (6) anche se la giustificazione è all'antitesi. Il kiwi indovina molti tiri, ma con lui in campo si risveglia improvvisamente Sato, il giocatore che nel terzo quarto affonda Cantù.
Tra i buoni vanno il solito Jordan (6,5) meno lucido del solito, ma capace di compensare a suon di bombe la serata di regia confusa e Theron Smith (7) uno e trino nello scardinare le aree avversarie e mettere la museruola ai senesi.

15 novembre 2006

Biblioshopping

Arrivo a Cantù in piazza Marconi, quella della biblioteca.
Di solito è lo spazio migliore per cogliere le spinte culturali di una cittadina.
Di solito passo ore a leggere volantini che invitano all'opera o propongono corsi su come creare un giardino tropicale nel tuo bagno o conversare in un dialetto del Burkina Faso.
Di solito!
A Cantù, invece, incontro un manifestone 10x4 (metri, non cm) illuminato come un monumento.
Propone “le vie aperte allo shopping”!
E sembra stonato soltanto a me.

14 novembre 2006

12 novembre 2006

Finanziaria violenta

Manifestazione a Napoli di An contro finanziaria ed emergenza criminalità.

Questo il programma delle manifestazioni di An dei prossimi giorni:
  • Venezia - contro finanziaria e acqua alta
  • Milano - contro finanziaria e smog
  • Roma - contro finanziaria e traffico sul raccordo anulare
  • Como - contro finanziaria e maltempo

5 novembre 2006

Sosia

Ai signori Rosa Rinaldi, Alfonso Gianni, Patrizia Sentinelli, Gianpaolo Patta e Paolo Cento.

Gentile signor sottosegretario,
le scrivo per informarla che un personaggio con le sue sembianze, probabilmente un infiltrato dell'opposizione, chiaramente un provocatore, ha sfilato ieri a Roma durante la manifestazione contro la precarietà indetta contro il governo di cui Lei fa parte.
In questo modo mi auguro avrà la possibilità di difendere la sua onorabilità denunciando l'impostore.
Sappiamo che nessuno potrebbe pensare che Lei non sia in grado di cogliere l'evidente contraddizione tra chi ricopre un ruolo decisionale nella vita pubblica del Paese e chi invece scende in piazza per contestare le scelte governative attuate.
Nessuno, nemmeno il disfattista più incallito, crederebbe che se Lei si sentisse inadeguato al ruolo di potere assegnatole o lo vedesse svuotato della sua funzione, indugerebbe un sol secondo nel dare le dimissioni, infischiandosene di quanto ben retribuito possa essere lo stesso.
Quindi, per tutelare il buon nome suo e quello del governo che lei rappresenta, le consiglio indegnamente di cercare di perseguire il suo sosia millantatore.

PS - Se invece, e non lo credo, in piazza ci fosse andato proprio Lei, potrebbe essere il caso di affidarsi a un buon specialista dei disturbi della personalità; ce ne sono anche a poco (come suggeriva il mio amico Gildo a un arbitro di basket poche ore fa).
Capirà che il suo disturbo la renderebbe poco compatibile al ruolo ricoperto.
Nel caso, mentre si rimette, potrei fare da supplente.
Poco posso prometterle se non che che le mie lotte sarebbero nelle aule ministeriali.
Certo meno plateali e populiste e, forse, un tantino più efficaci.

Theron batte i siciliani

Il primo pensiero a Carluccio Lietti, giocatore della Pallacanestro Cantù degli anni ’40 e ’50 ed, in seguito, addetto stampa canturino che ha recentemente perso la moglie Liliana e a cui è andato oggi l'abbraccio, silenzioso, del Pianella.

Pallacanestro Cantù che mantiene l'imbattibilità interna anche dopo l'esame Capo d'Orlando, formazione non dal roster spaziale, ma già capace di vincere due delle tre trasferte giocate ad oggi, ed arrivata al Pianella con una sola sconfitta in 5 partite.


I brianzoli per la prima volta in questo torneo sono stati capaci di vincere una partita con punteggio oltre gli 80 punti (94-83 il finale) grazie ad un attacco fluido e ben equilibrato ben gestito dall'ottimo Michael Jordan (8).


Buona gara anche per Theron Smith (7). Le sue penetrazioni potenti sono state arma tattica importante per i giochi biancoblù ed il colored è penalizzato nella mia valutazione soltanto dalle percentuali nei liberi da minibasket (6/13) risollevate nel finale dopo un avvio scioccante.


Cantù si è dimostrata ben equilibrata nei centri con la forza di Williams ben armonizzata dall'esperienza di Shaw (7 al reparto) e discreta negli esterni con Wilson (6.5) penalizzato dai falli, ma più reattivo del solito, McGrath (6.5) chirurgico ed un Mazzarino (6) utilizzato come 'difensore' anche se non particolarmente efficace su uno Young scatenato.


Unica insufficienza ad un abulico Jones (5) sempre più legato nell'impatto sulla gara alla precisione nel tiro dalla lunga distanza.




Foto Chiara Turati

3 novembre 2006

7777


Io sono nato il 7 luglio.

Sonia pure.

Così quando sono entrato nel mio blog ed ho visto il contatore segnare 7777 non ho potuto non immortalare l'evento.

2 novembre 2006

Un fiorino

Un ticket d'ingresso da applicare sia a chi entri a Milano sia ai residenti che decidano di uscire e rientrare dalla città.
E i comuni dell'hinterland già si lamentano: "Così ci guadagna solo Milano. Faremo pagare anche noi!".
Com'è che ho questa strana sensazione di deja vu?

W (che sta per evviva)

Amo le finanziarie che scontentano tutti.
Fanculo le lobbies.

31 ottobre 2006

Caramelle


La prima volta non si scorda mai.

Il campanello suona mentre accoccolato sul divano suggerisco tattiche di gioco a un sacerdotale concorrente di un concorso tv milionario.

Penso a un condomino senza burro o uova o zucchero o cos'altro.

Apro e resto basito. Due bionde streghette mi strillano all'unisono "dolcetto o scherzetto".

Nel panico con Sonia le metto in stand by mentre frugo casa, che sapevo di avere delle caramelle da qualche parte o alla peggio una scatoletta di cristalline Ricola sulla dispensa.

Pescano gioiose in una ciotola di dietorelle alla frutta. Bottino magro, ma forse l'anno prossimo non mi farò trovare impreparato.

Non è mai stata la mia festa, ma comincio a pensare potrà essere quella dei miei figli.

29 ottobre 2006

Campione


Hai vinto 7 campionati del mondo di motociclismo, all'ultima gara cadi dopo poche curve perdendo ogni speranza di recuperare una posizione decente, nonostante tutto arrivi in fondo con una moto sbilenca e l'anima passata nel tritaghiaccio e buon ultimo vedi sventolare la bandiera a scacchi. Risali il gruppone dei festeggiandi saluti ed applaudi il tuo erede.

I campioni sono quelli che sanno perdere.

25 ottobre 2006

Correre

La tartaruga da allora in poi
lascia che a correre pensiamo solo noi
perché quel giorno poco più in là
andando piano lei trovò la felicità:
un bosco di carote, un mare di gelato
che lei correndo troppo non aveva mai guardato
e un biondo tartarugo corazzato che ha sposato un mese fa.



La tartaruga - Bruno Lauzi

24 ottobre 2006

Sciopero

Questa edizione del post va in onda in edizione ridotta a causa dello sciopero dei 'maidiventatigiornalisti'.
Chi vi scrive è autorizzato a farlo dal cdr, oppure non firma e oltre a non astenersi dal lavoro prende pure una bella mancia fuori busta dall'editore.

Le preferenze delle italiane passano dalla pillola al profilattico... Un obiettivo perseguito dal Comitato promotore il cui leader è Mario Segni ... E mentre pare scontata la conferma di una seconda edizione, giunge voce che ... con i santi, i preti e la nazionale di calcio il pubblico è assicurato.
Ora discutiamo di pensioni!

23 ottobre 2006

Differenziamoli


Io differenzio, tu differenzi,egli...??

Se 'egli' è un ipermercato probabilmente se ne frega alla grande.

L'ha scoperto Espansione TV semplicemente seguendo il percorso cassonetto-forno d'incerimento partendo nel caso specifico dal Bennet.

E sei i dirigenti dell'ipermercato si chiudono in un silenzio assordante (menzione speciale per il dirigente marketing intervistato che ha mostrato un'inettitudine comunicativa imbarazzante), i controllori comunali si nasconsono dietro la difficoltà nel fare i controlli.
Cioè, ciò che ha fatto una troupe di un tg locale non può essere realizzato dalla 'macchina' comunale.

Allora, caro assessore delegato d'Alessandro, se non viene messo in condizione di fare il suo dovere, di rispettare l'incarico ricevuto dai suoi elettori, scelga la via più degna. Risolva la questione (e qualche multa potrebbe far ragionare anche un centro commerciale) oppure lasci la sua comoda poltrona ad altri.

18 ottobre 2006

Essere e dire

E ora l’ultima parola.
Non è da me, ma viene da lontano, dall’Oriente, da un vescovo martire dei primi tempi della Chiesa, da sant’Ignazio di Antiochia.
Desidero che la sua voce risuoni in questa Arena e pronunci ancora una volta una parola d’estrema semplicità, ma capace di definire nella forma più intensa e radicale la grazia e la responsabilità che come Chiesa in Italia chiediamo di ricevere da questo Convegno. E che, per dono di Dio, il cuore di ciascuno di noi ne sia toccato e profondamente rinnovato!
Ascoltiamo: «Quelli che fanno professione di appartenere a Cristo si riconosceranno dalle loro opere. Ora non si tratta di fare una professione di fede a parole, ma di perseverare nella pratica della fede sino alla fine. E’ meglio essere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo».

Cardinal Dionigi Tettamanzi

11 ottobre 2006

Imbattibili

In anteprima i prossimi concorrenti de "La pupa è il secchione".
  • Elisabetta- portavoce di Forza Italia, non sa cos'è la Consob
  • Formigoni - presidente della Regione Lombardia per Forza Italia, si vanta di essere vergine.

10 ottobre 2006

Ridens

Eccheddevefare un garante? Garantire ovvio.
Suvvia non stupiamoci che il servizio delle Iene, che avrebbe dovuto rivelare un test a campione secondo il quale un parlamentare su 3 avrebbe fatto uso di stupefacenti nelle ultime 36 ore, non sia andato in onda.
Vero, non sarebbero stati svelati i 'positivi' all'antidoping, ma si sa, la macchina burocratica italiana è superefficiente e in poco più di mezza giornata è riuscita a bloccare il filmato.
Non facciamo i finti tonti suvvia, come se i parlamentari non fossero una casta sociale iperprotetta, ma davvero dei nostri dipendenti ben retribuiti.
Stupiamoci semmai che il garante per la privacy abbia permesso alla stessa redazione di svelare l'ignoranza abissale di alcuni nostri rappresentanti.
E se la forzaitaliota Elisabetta Gardini, portavoce ufficale del partito non sa cosa sia la Consob, altri colleghi meno illustri cercano lumi sul Darfur, Mandela o Guantanamo.
In fondo questi nostri rappresentanti sono indaffaratissimi e non possiamo pretendere leggano anche i giornali.

9 ottobre 2006

Cantù 70

Se soffiando sulla torta dei suoi 70 anni la Pallacanestro Cantù ha espresso un desiderio, questo si è sicuramente realizzato ieri, al Pianella, quando dopo una gara tutta ad inseguire la squadra di basket brianzola è riuscita nell'impresa di battere i trevigiani campioni d'Italia.
70 gli anni, 70 i punti, uno soltanto in più dell'avversario, lo stesso vantaggio che Pierluigi Marzorati aveva contribuito a creare nel minuto e mezzo regalato al campo che lo ha portato nella storia.
L'uomo dei record, in maglietta e calzoncini a 54 anni per il vanto di aver giocato 5 decadi tutte con la stessa maglia. Il Pierlo in quel breve flash si è ritagliato un cameo da protagonista tuffandosi con la stessa fame di palloni che mostrava all'esordio sulla prima palla smanacciata a due, sfuggente per altri, ma non per l'ingegnere.
E' stata la gara dei playmaker.
Marzorati la leggenda, un Zisis in forse fino all'ultimo e presente mascherato, ma non per questo meno efficace.
E soprattutto Michael Jordan, omonimo di Air e, almeno per una sera, all'altezza del cestista volante.
Sua la bomba a 11 secondi dalla fine che ha portato al sorpasso sulla Benetton, degna incoronazione di una prestazione da Mvp.
Sua l'energia sapiente distribuita ai biancoblù fino all'ultimo minuto quando, pur evidentemente affaticato, ha suonato ancora la carica per inseguire ciò che sembrava irraggiungibile.
Anche la fortuna non è rimasta indifferente a questo sforzo e, se come ha ammesso anche Pino Sacripanti, gli avversari hanno giocato meglio, non si può togliere a Cantù il merito di aver sempre creduto nei propri mezzi, mostrando un gruppo sorprendentemente coeso visto il consueto rinnovo della annuale della rosa.
Non tutti hanno brillato ancora forse, ma la stagione inizia nel migliore dei modi immettendo il cemento dell'entusiasmo in questa miscela di giocatori che potrebbe regalare a tutti i tifosi brianzoli tante soddisfazioni.

6 ottobre 2006

Tempo indeterminato

Nel mio lavoro supporto (e sopporto) i clienti in difficoltà tecniche.
E' un aspetto delle mie giornate, non particolarmente piacevole ed ultimamente predominante (sich!).
Con questo outing vorrei soltanto chiarire che conosco le difficoltà di fornire un discreto supporto tecnico-commerciale.
Ma....
Questa volta faccio il cliente.
Ho accettato un contratto per la fornitura di un collegamento ADSL in assenza di linea telefonica propostomi da CheapNet.
Ieri, un tecnico della Sirti mi ha installato il doppino telefonico indispensabile per connetermi. Ora attendo il via dal provider. Dopo aver preparato tutto questa mattina ho cercato di contattarlo per conoscere i tempi necessari alla connessione.
Come il peggior cliente rompipalle ho tentato 3 strade diverse per avere questa informazione.
La cosa che mi perplime è l'avere ottenuto 3 risposte diverse.
  1. Chat - Sarà contattato in 5-6 giorni lavorativi
  2. Mail supporto -La sua linea verrà attivata qualche giorno dopo l'intervento da parte dei
    tecnici (probabilmente in serata o domattina).
  3. Mail-commerciale - non possiamo darle una tempistica precisa in quanto i tempi di attivazione per il suo servizio vanno dalle 3/6 settimane.
A tutti avevo fornito gli stessi dati ovvero nome utente e numero pratica.
Vabbè, sono più bravo io a dare risposte credibili ,-)

3 ottobre 2006

¿Cui prodest? (II)

La redistribuzione delle aliquote Irpef genererà secondo gli economisti Massimo Baldini e Paolo Bosi che hanno scritto un esauriente articolo ben poco tenero con la finanziaria su La Voce i seguenti effetti.


Quota di famiglie che guadagnano e perdono dopo la riforma


Reddito aumenta

Reddito diminuisce

Reddito invariato

Famiglie con minori

80%

17%

4%

Famiglie senza minori

70%

13%

17%

Dipendenti

82%

16%

2%

Indipendenti

56%

32%

13%

Pensionati

71%

7%

21%

Totale

73%

14%

13%



Ora, persone che pure stimo, sostengono che il ceto medio non ne gioverà.
Viste le percentuali indicate da questa tabella o la definizione di ceto medio va ridisegnata per questi signori che sono privilegiati (sicuramente con merito) e non se ne rendono conto oppure l'Italia è diventata un paese dove questa 'middle class' non esiste.

2 ottobre 2006

Ospedali

Riappaio.
Poco più di una settimana passata tra visita parenti in ospedale e lavoro hanno prosciugato la vena creativa e polemica che alimenta questo blog.
I miei venticinque lettori (Manzoni non c'entra, è solo la media dei contatti giornalieri) se non hanno cancellato il link potranno ritrovarmi.
Io spero di averlo già fatto

19 settembre 2006

Orrori ed errori

Succede che un Papa, il decimosesto Benedetto, parlando dalla sua cattedra di teologia all´Università di Ratisbona, abbia svolto considerazioni storiche sul rapporto Cristianesimo-Islam, e usato come documento citazioni e testimonianze sulla cattiva qualità della visione teologica islamica.
Succede che i media (soprattutto quelli più 'veloci' come la tv) si siano messi a trattare di questa lectio magistralis come di qualsiasi altra informazione che passa nel 'tritanotizie' quotidiano, cioè con sintesi e superificialità. Peccato che invece il complesso discorso del professor Ratzinger fosse quello di un docente ad altri maestri e non una delle sue dichiarazioni urbi et orbi.
Succede, ancora, che qualche esagitato di religione musulmana, accecato dall'odio per 'il crociato Bush', abbia deciso che la sua rabbia necessitava altri sfoghi ed un bersaglio in più non potesse che essere utile, meglio se con l'insegne della Croce ben visibili.
Ora il Pontefice, preoccupato dalle possibili conseguenza dell'ira dei folli, ha cercato di specificare meglio la sua volontà di conciliazione e messa al bando degli estremismi.
Ma parte del mondo islamico, che si nutre di quegli estremismi, non si dice ancora soddisfatto e inneggia alla jihad.
Dopo le urla degli esagitati, stona adesso, l'assordante silenzio di chi vuole tra i seguaci di Maometto la via della condivisione.
Un silenzio tanto fragoroso da coprire ogni esplosione di rabbia e più colpevole dei folcloristici roghi purificatori accesi in Medio Oriente intorno ai simboli cristiani.
La paura di dire NO fu tra le cause principali che favorirono l'olocausto nazista.
Chi non vuole che si ripetano gli orrori non ripeta gli stessi errori.

16 settembre 2006

Anello nuziale

16 settembre 2006
Matrimonio di Simona e Francesco
Nella mia vita ho amato,
cuore ed anima,luci ed ombre della terra.
Questo amore senza fine
ha fatto udire la voce della speranza
nell'azzurro del cielo
E rimarrà nella felicità
e nel dolore più profondo,
rimarrà in ogni gemma ed in ogni fiore,
nelle notti primaverili ed estive.
Ho messo l'anello di nozze alla mano del
futuro.
Tagore

12 settembre 2006

Nomi

Grandi firme alla prima di Cantù.
Jordan (Michael Hakim) contro Wade (Tyras).
E poi Cantù contro la Ignis (Castelletto Ticino) e Marzorati (ancora in borghese) contro Romeo Sacchetti (in panchina).
Vero! Snocciolare tutti questi nomi per la prima amichevole di campionato sa un po' di 'tarocco', ma per un appassionato di basket erano più che sufficienti per portarsi in Piemonte al seguito del team di Sacripanti.
Una società quella brianzola che festeggia i propri 70 anni di storia (e ieri anche i 54 di un Pierlo già tirato a lucido e pronto a scendere in campo), ma che mette in mostra nel precampionato soprattutto due ragazzini (classe '84, fresch freschi di college): la guardia irlandese Donnie Mc Grath ed il centrone statunitense Eric Williams.
Sono stati proprio loro i più brillanti nella Evince Cup giocata ieri sera a Castelletto Ticino contro la locale formazione di serie A2 e vinta dopo un supplementare dai biancoblù (84-76).
In una gara fortemente condizionata dalle tossine accumulate nei muscoli durante la preparazione si è così svelata la nuova Cantù, la solita banda americana capitanata quest'anno dal neozelandese Phil Jones.
Sicuro di venire smentito tra qualche mese ecco le prime impressioni che ho avuto, soprattutto dai nuovi.
Theron Smith sembra essere un ottimo rimbalzista, smaliziato quanto basta nel cercare lo spazio giusto e capace di buona difesa anche se nella prima metà gara ha lasciato ai suoi avversari diretti eccessive libertà.
Da rivedere Michael Jordan, spesso spaesato come forse è giusto che un play 'ordinato' come lui sia in questa fase della stagione dove ancora i compagni giocano in splendida anarchia.
Lamein Wilson è un grande atleta, un ottimo saltatore, ma sicuramente è il giocatore che nella 'prima' è apparso più abulico e deconcentrato.
Il solito Phil Jones dell'ultima stagione ha concluso come aveva iniziato, sparacchiando da ogni dove senza troppa mira e mordendo le caviglie agli avversari. Destinato a piacere più al proprio allenatore che non al pubblico amico.
Donnie Mc Grath, l'ultimo arrivato, ha mostrato di poter giocare bene nei due ruoli di guardia e rispetto ai suoi predecessori una maggiore imprevedibilità non limitandosi ad aspettare la palla sulla linea dei 6.25 ma cercando qualche bella penetrazione e aperture di gioco.
Casey Shaw dovrebbe essere la certezza. Senza sudare troppo il centro titolare ha saputo impadronirsi dell'area (non troppo affollata a dire il vero) mostrando una già buona reattività soprattutto nei rimbalzi offensivi.
Un Nicolas Mazzarino un po' in sordina sembra ancora il sesto uomo ideale per una squadra con le ambizioni di Cantù.
Eric Williams mi ha sorpreso favorevolmente. Non tanto per le quattro schiacciate di fila contro una squadra di nani, ma per la capacità di rubare palloni, abbastanza sorprendente in un colosso di 130kg con i bicipiti scolpiti nell'ebano.
Un primo assaggio quindi abbastanza rincuorante con un'unica nota stonata. Il 50% di squadra ai liberi è preoccupante, ma la speranza è che quello sia soltanto un male di stagione.

11 settembre 2006

Angeli

Arturo Angelo Sereno.
Un nome così dovrebbe essere garanzia di una vita priva di traumi.
Dovrebbe!
Forse è stato l'Arturo di troppo scritto sulla carta d'identità a portare questo yankee dalle evidenti origini italiane al World Trade Center di New York l'11 settembre del 2001.
Forse invece, dopo essersi sbriciolato insieme con due torri di cemento e acciaio alte oltre 400 metri, ora è davvero Angelo Sereno. Nomen omen.
Insieme con lui, quel giorno, morirono nella arco di poche ore, circa 3000 persone negli Stati Uniti. Lo stesso giorno missili non identificati centrarono Kabul, capitale dell'Afganistan, paese entrato in guerra meno di un mese dopo (5000 civili morti) . Due anni dopo fu la volta dell'Iraq (quasi 50.000 morti stimati). Poi piansero anche Madrid. E Londra.
Con Arturo Angelo Sereno è morta anche un'era. Quella moderna si divide in prima e dopo 11 settembre.
Son passati 5 anni da quel giorno. Da quelle macerie è tempo di ricostruire un mondo nuovo.

Born

Arianna c'è!
PS- Tecnicamente se Arianna è figlia della compagna del fratello della mia fidanzata, con la quale convivo da un paio di anni, è mia nipote?


6 settembre 2006

Rewind

Non parlate al conducente!
Anche quando è alla guida della Nazionale.
L'invito a quest'ora è già stato abbondantemente eluso dopo la magra figura degli Azzurri nella fresca riproposizione della finale di Berlino, ma nemmeno il peggior nemico di Donadoni (chi sarà? forse il suo ex presidente Spinelli?...) può pensare che chiunque altro seduto su quella panchina ieri avrebbe saputo far meglio.
Sarà per affetto di maglia, o più probabilmente perché qualche partita vera nei preliminari di Champions l'han già giocata, ma soltanto i milanisti ieri hanno davvero giocato un po' a calcio.
Il fratello stanco di Zambrotta, un Cannavaro ubriaco di fatica che colpisce di testa gli attaccanti e non il pallone, Grosso sempre rallentato come alla moviola, Perrotta e Semioli ancorati all'erba francese, il Cassano degli ultimi tempi romanisti sarebbero stati una zavorra troppo pesante per chiunque. Quando poi quella banda di appesantiti atleti ha deciso di partire ad handicapp concedendo la prima rete nata da un fuorigico non visto dopo un solo minuto, soltanto il rewind avrebbe potuto mettere le cose a posto nello stadio parigino.
Ma sì. Riavvolgiamo il nastro. Cominceranno a correre, prima o poi, anche i nostri.
E allora, forse, riusciremo a capire come li vuol far giocare Donadoni e quanta strada potranno percorrere gli azzurri in questi europei, dove anche la sorte ha remato contro, concentrando nello stesso girone eliminatorio entrambe le finaliste del Mondiale tedesco insieme con la squadra eliminata nei quarti dai Campioni del Mondo.

5 settembre 2006

Asilo

Offro asilo politico sul mio blog.
Caro Mimun, non si preoccupi, se la cacciano dal TG1 per motivi politici.
Un posticino, modesto ma accogliente, per dire il suo pensiero sulla classe politica italiana glielo offro io.
In fondo si sa che lei è approdato all'ammiraglia dei telegiornali nazionali esclusivamente per le sue capacità professionali. E' soltanto un caso che sia stato nominato soltanto pochi mesi dopo il decollo del governo Berlusconi.
Si sa che questa decisione fu quasi invocata dai giornalisti della testata, tanto che poco dopo il suo arrivo la vice-direttrice Daniela Tagliafico si dimise non essendo all'altezza della sua immacolata professionalità.
I plausi continui della redazione, anche recenti, la vorrebbero confermato a furor di popolo nel suo ruolo, ma si sa, noi poveri reietti, non aiutati politicamente siamo troppo spesso le vittime sacrificali di questi mostri della gestione statale.

4 settembre 2006

Pensioni creative

Secondo le previsioni più attendibili (quelle di mio papà, calcolate in base ai pochi sforzi che ho fatto nella mia esistenza agiata) la mia vita terminerà nel 2072, alla veneranda età di 103 anni.
La stessa fonte prevede che nonostante ciò non sopravviverò a mio fratello che saluterà il mondo sì a 102 anni, ma essendo nato due anni dopo il sottoscritto avrà la ventura di trascinarsi in corteo al mio funerale.
Un unico cruccio accompagnerà la mia ultima ora; nonostante le molte opere pie e l'affetto di chi mi ha conosciuto un'intera classe sociale avrà fino all'ultimo sperato di anticipare la mia dipartita: i contribuenti attivi.
Cattiveria? No, convenienza.
Per quanto non sembrino capirlo nè il ministro Damiano nè l'ex alle Finanze, Tremonti , sembra proprio, calcolatrice alla mano, che non riformare le pensioni aumentando l'età che da diritto al beneficio sia un'operazione impossibile.
Il sciur Brambilla qualche anno fa aveva già tentato qualche calcolo.
Ebbene, anche se la media della longevità degli italiani non sfiora nemmeno quello prevista per la mia famiglia, la commissione decise che la via attuale avrebbe portato presto al fallimento dell'Inps, visto che un nostro connazionale aveva qualche anno fa (e quindi ci andrebbe pure un ritocchino) la speranza di sopravvivere 25 anni al meritati riposo ottenuto dopo 35 di contributi.
Troppi perché il sistema possa reggere a lungo.
Visto che la matematica non da scampo si vagliano soluzioni alternative.
La mia sarebbe proporre uno scambio con qualche paese del terzo mondo. Si potrebbe cedere un 80enne in buona salute per due 40enni efficienti e produttivi.
Ma sicuramente la vostra idea è migliore di questa...

Piero

Io non sono andato in ferie, il mio blog invece inspiegabilmente lo ha fatto.
Piero invece, l'uomo che si è fatto esperanto, è partito per il suo viaggio.
Quando ho saputo di questa scelta ho deciso che Piero è impazzito.
Però forse i pazzi sono le uniche persone che in me riescono a suscitare un po' di invidia.
Leggendo la sua prima mail dal Kashmir, scritta in almeno 4 idiomi diversi, non faccio soltanto esercizio linguistico, ma alleno anche la fantasia estendendo le sue foto.
In bocca al lupo amico.


Ps- le immagini che inserisco quando parlo di Piero le ha scattate tutte lui

17 agosto 2006

Boom

Alla fine la bomba è arrivata!
Chiamata, preventivata da tempo, protagonista da anni dei vaticinii più oscuri, ha preso forma solida a Milano, in via Solferino.
Non una bombetta da niente, tra l'altro, ma del bel plastico pronto ad illuminare il ferragosto meneghino come Fuorigrotta l'ultimo dell'anno.
Ma a dispregio di tutte le previsioni dei neo-con italiani l'assalto alla civiltà non è arrivato da qualche islamico impazzito con zainetto esplosivo che ci avevano disegnato come pericolo primario del Belpaese, ma da un altrettanto folle terrorista antiislamico.
Il bombarolo poi, in un barlume di lucidità, ha pensato di denunciare l'ordigno telefonando a Libero, giornale paladino dell'antiislamismo, convinto di scatenare una standing ovation tra i redattori di Feltri.
Io sono poco meno folle dell'anonimo brigatista, ma non per questo suggerirò il rapporto causa-effetto tra le randellate verbali feltriane e l'episodio violento.
Non so nemmeno presagire o sognarmi un futuro, ma nella mia Città del Sole non è dei Feltri o delle Fallaci che l'Italia ha bisogno per risvegliarsi dal Medioevo prossimo venturo che si sta violentemente annunciando.

10 agosto 2006

Sarchiaponi

L'estate è la stagione delle repliche televisive più surreali.
Facendo zapping ti trovi faccia a faccia con Mork (e Mindy), Aida Yespica (e Francesco quando ancora era Dj), Walter Chiari (e il Sarchiapone).
Tutto già visto, tutto già sentito.
Quest'anno poi l'arte del riciclo televisivo ha superato se stessa.
Sono riuscito perfino a vedere la replica di un telegiornale di 20 anni fa che annunciava la nomina di Tonino Matarrese a presidente della Lega Calcio.

4 agosto 2006

Rose

Il brutto del lavoro notturno di Sonia è che troppe sere resto solo.
Il bello del lavoro notturno di Sonia è che troppe sere resto solo.
Non apprezzo particolarmente la solitudine, ma l'ho scoperta ottima occasione per dedicare tempo ai miei interessi esclusivi senza annoiare la mia metà.
Per lo più leggo. O guardo qualche canale strano nel bouquet Sky. Raramente, esco.
Ieri per esempio.
Volevo conoscere due giovani speranze dell'agorà lariana.
Volevo ascoltare, imparare. Davanti a un the freddo (non sono astemio, ma dopo aver cenato con uno chardonnay Ca' Basso, ogni liquore non sarebbe stato all'altezza) ho ascoltato, ho imparato.
A parte il discorso della piramide capovolta che (sarà la deformazione ingegneristica) non riesco proprio immaginare in equilibrio stabile, ho captato buone vibrazioni da questi opposti attivismi giovanili.
Lui molto teorico,innamorato delle idee, fiducioso. Lei più pragmatica, attenta al dettaglio, sgamata.
Superato lo choc del Bombay che non c'è (solo Gordon, mi spiace) sono riusciti a dialogare.
Si ascoltavano, cazzo! So che non dovrebbe stupirmi, che dovrebbe essere la norma, ma era troppo tempo che non sentivo un dialogo.
C'è ancora qualche peccato di gioventù , si scambiano le figurine e decisamente fumano troppo.
Ci sono molti pregi di gioventù, poca disponibilità al compromesso ed energie apparentemente iniesauribili.
Se son rose...

3 agosto 2006

Rifondazione

Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus squadra!
Eminentissimi et Reverendissimi:
Al quintetto, a dispetto dei passaporti tutto 'born in the Usa', si aggiungono
Nicolas Mazzarino (ITA), Phil Jones (UK), Niccolò Squarcina (ITA), Emmanuele Della Felba (ITA).
Resta da ingaggiare almeno un giocatore per completare le rotazioni tra i lunghi, ma avendo a disposizione ancora un visto per extracomunitari, la rifondazione canturina ha preso avvio tra ottimi auspici.

2 agosto 2006

Salvataggi

Ci sono vari modi per far sapere al mondo che fai uso di sostanze stupefacenti.
Un canturino ne ha decisamente scovato uno tra i peggiori.
Farsi squalificare per doping con tanto di agenzia giornalistica che rilancia la notizia ai 4 venti.
E non in un campionato di uno sport super professionistico dove i migliori sono pagati a peso d'oro. No, lo 'sputtanamento' è arrivato per un bagnino, iscritto al campionato italiano assoluto di nuoto salvamento.
Mi spiace davvero per questo ragazzo che probabilmente non aveva bisogno di un problema aggiuntivo per cercare di ritrovarsi (che il dispiacere sia in parte dovuto a spirito di corpo?).
Chissà però che l'emulo di Baywatch ora con l'acqua alla gola non trovi la spinta per salvare sè stesso, primo passo indispensabile per provare poi ad aiutare gli altri.

AMArezza

S. «... noto una certa amarezza nei tuoi ultimi messaggi...»
Marco «Amarezza? Forse è soltanto perché scrivo troppi post all'alba! »
Tous vas tres bien, monsieur le president

1 agosto 2006

Desk

Un programmatore grassoccio e irsuto mi fissa dalla copertina di un libro sulla mia scrivania.
Con orrore mi accorgo che assomiglio sempre più a quell'individuo e sempre meno al bagnino, pompiere, giornalista che fui.
A fianco al manuale una tetta antistress, dono di B.
È più strano lui che l'ha comprata oppure io che la massaggio mentre cerco di capire come i clienti abbiano il dono di incasinarmi la giornata anche chiedendo le cose più semplici?
Due cellulari, 'Tiger Balm' comprato a Singapore, un tapiro d'oro, una bustina di 'green tea java', la custodia degli occhiali, gli occhiali senza custodia, un barattolo di caffè Illy che ora contiene analgesici (che alla bisogna spaccio anche), un cavallettino di plastica che mi serve ad alzare il laptop quando si scalda troppo, cartacce miste a documenti, CD-DVD, biglietti da visita International Support Team.
Una bottiglia d'acqua intanto si mantiene fredda sul fan coil
Questo è diventato il mio habitat per la maggiorparte della giornata.
Peccato che il pulsante rosso 'PANIC' che ho incollato alla tastiera non abbia mai funzionato!

31 luglio 2006

Frutti

I frutti di un genocidio . La vittima di ieri diventa aguzzino. Invece del vino oggi a Cana si moltiplicano gli orrori.

“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che
trovate
tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che
non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un
no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza
nome
Senza
più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il
grembo
Come una rana
d’inverno.

Meditate che questo è
stato:
Vi comando queste
parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando
in casa andando per
via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri
figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi
impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)

Distacco

Cosa accomuna Wanna Marchi, Calisto Tanzi, la matricida-fraticida Erica?
Facile, secondo questo articolo scovato in Internet, questo dinamico terzetto beneficerà dell'indulto insieme con una varipinta compagnia ricca di personaggi famosi e tristi casi umani.
Grazie anche al voto favorevole della 'mia' deputata di riferimento, la diessina Rosalba Benzoni.
La ex-comunista si è ribellata al suo partito pro-campionesi, ma sembrerebbe diventata decisamente più mansueto-mastelliana in questa occasione.
Per onor di cronaca il senatore di An eletto nel mio collegio, Alessio Butti, invece ha votato contro l'indulto, anche lui seguendo le indicazioni del suo movimento.
Io continuo a incazzarmi e per l'acidità di stomaco non basta nemmeno più la Bisurata.
Sto diventando fascista io o siamo arrivati all'incomunicabilità totale tra base ed eletti?

28 luglio 2006

Antiemetico

Deluso, amareggiato e anche un po' incazzato.
Pecco di originalità, ho sentito questo eloquio già da Pozzecco, ma quando leggo certe cose...
'Vivere a Como' scrive che domani il mio capoluogo verrà invaso dai campionesi in sciopero che porteranno le proprie Mercedes in città per protestare contro la legge Bersani che cancella il privilegio del cambio agevolato.
Fin qui mi viene quasi da ridere.
Tra le righe però scorgo che a farsi portavoce della protesta di questi milionari arriva non soltanto il solito senatore Butti, a cui se non altro non si può rinfacciare mancanza di coerenza, ma anche la deputata diessina Benzoni.
Che i due onorevoli credano alla barzelletta del costo della vita ingestibile a 30 km dal confine proprio non mi convinco. Il 'do ut des' mi sembra una spinta più logica.
Il santino di Butti d'altronde, è merce pregiata tra i campionesi che venerano il senatore della destra quasi quanto il camerata (ex socialista) Salmoiraghi.
Ma che una ex comunista scriva al compagno Bersani per convincerlo a spremere noi invece dei cittadini dell'enclave, che fanno il tiro a segno con le caricature di Prodi pubblicate da Libero, mi fa venire la nausea.
Cerco un antiemetico e torno. Sciopero dei farmacisti permettendo!


26 luglio 2006

Purché se ne parli

Si sa, far parlare i media nazionali della Pallacanestro Cantù è un'impresa difficile.
Forse a volte basterebbe un po' più acume di quanto l'ufficio stampa brianzolo abbia mostrato sparando l'ingaggio di Michael Jordan proprio nei giorni cruciali del mondiale tedesco, ma non si può negare che se l'Olimpia Milano squittisce ottiene pagine di giornali coprendo anche i ruggiti di Cantù, relegati nelle brevi della rosea.
Va letta in questo senso probabilmente la decisione di far tornare in campo Pierluigi Marzorati.
I biancoblù in questa stagione festeggiano i 70 anni ed hanno pensato ad un'originale iniziativa per stabilire un record di fedeltà sportiva.
All'età di 54 anni Marzorati, bandiera del club canturino, sarà tesserato, entrerà in campo in una delle prime partite della prossima serie A e stabilirà un primato: sarà l'unico ad aver vestito la stessa maglia per cinque decenni.
"Pierlo" infatti ha esordito in serie A nel 1969 e si era ritirato nel 1991 dopo ventidue stagioni ad altissimo livello durante le quali ha vinto, fra l'altro, due scudetti e due coppe dei Campioni.
La visibilità è stata ottenuta. Insieme a qualche risolino. Per fortuna oggi l'Inter festeggerà lo scudetto ed il sarcasmo avrà come via preferenziale i campioni sotto l'ombrellone piuttosto che la squadra che manda in campo un pensionato.



25 luglio 2006

Previsiopoli

San Mastella fammi il miracolo.
O divino, tu che sapevi già due settimane fa come si sarebbe concluso il processo sportivo per illecito, dammi i numeri del SuperEnalotto.

La coscienza di Lenin

Il vantaggio di arrivare presto in ufficio è che la mattina le sorprese sono tutte tue.
Oggi, e non è la prima volta quest'anno, ho salutato la giornata scoprendo l'ennesima visita di 'topi d'ufficio' alla ricerca di contanti.
Riconosco la limitata portata sociale di questi fastidi, ma forse svuotare le carceri non è la soluzione più adeguata a questi 'problemini'.
La certezza della pena nel nostro Paese è già una chimera e quando sento preparare pasticciacci tra governo e Forza Italia per svuotare le carceri, a me vien male.
Abbandonato Di Pietro ai suoi lamenti solitari anche le frange più estreme al governo, in grave crisi di coscienza per il lontano Afganistan, si apprestano a votare con nonchalance il perdono a qualche decina di migliaia di 'microcriminali' in compagnia di corruttori e colpevoli di scandali finanziari.
Forse è l'ora che questi signori alleggeriscano le proprie coscienze tormentate per i destini delle società mediorientali e comincino a chiedersi se anche gli elettori del loro seggio abbiano qualche disagio urgente a cui dar sollievo.

20 luglio 2006

Santi e peccatori

Materazzi è l'antitesi di come giocavo a calcio io.
Infatti lui è fortissimo e dannatamente ignorante (in campo) mentre io sono sempre stato scarsissimo, ma tatticamente e 'moralmente' ineccepibile.
Inutile dire quindi che l'unico uomo al mondo ad essersi tatuato sulle braccia la lista della spesa per non dimenticarla non è il mio calciatore preferito. Non si merita nemmeno un pesce.
Però alla Fifa sono impazziti.
Se Materazzi avesse dato una testata in pieno petto a Zidane sarebbe stato spedito direttamente a Guantanamo Bay mentre per il francese sarebbe iniziato il processo di canonizzazione.
Rien va plus. Les jeux sont fait!

Scappatelle

Grazie Bersani. Se non fosse stato per il tuo decretone non sarei mai riuscito a capire quanto mi amino i farmacisti.
Già! Fino a ieri, infingardo, quando entravo nelle poco accoglienti mescite di medicinali mai ho pensato che sotto quel camice bianco divampasse una tale passione.
La mia Magnesia Bisurata Aromatic, in fondo, l'ho sempre avuta senza troppe domande.
Prima d'ora da oltre il bancone nessuna richiesta di informazioni.
Che ne so, qualcosa tipo «Ma quel bruciore di stomaco che ogni tanto ti perseguita è un vecchio amico o una conoscenza più recente?» «Ne fai uso occasionale o sei caduto nel tunnel della dipendenza?»«Sai che non devi scioglierla nel whisky per assumerla?»
Finalmente so che quella che fino a qualche giorno fa io consideravo indifferenza in realtà era soltanto malcelata timidezza.
Il farmacista anela a sapere tutto di me. Non fa la prima mossa soltanto per non apparire sventato.
Bersani però ha fatto il miracolo. Temendo che possa tradirlo con un collega dell'ipermercato vicino, l'impaurito dottorino si è fatto leone e da qualche giorno non posso ascoltare radio o telegiornale senza leggere le sue dichiarazioni di amore.
Pensa sempre a me, si preoccupa, ha paura che frequenti cattive compagnie e non vuole che lo abbandoni.
Ma io, stronzo, devo ancora decidermi.
Si sa, le vacanze estive sono il periodo più critico per certe scappatelle. ;-)