31 luglio 2006

Frutti

I frutti di un genocidio . La vittima di ieri diventa aguzzino. Invece del vino oggi a Cana si moltiplicano gli orrori.

“Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che
trovate
tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che
non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un
no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza
nome
Senza
più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il
grembo
Come una rana
d’inverno.

Meditate che questo è
stato:
Vi comando queste
parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando
in casa andando per
via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri
figli.

O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi
impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo, Einaudi, Torino, 1976, p.1)

Distacco

Cosa accomuna Wanna Marchi, Calisto Tanzi, la matricida-fraticida Erica?
Facile, secondo questo articolo scovato in Internet, questo dinamico terzetto beneficerà dell'indulto insieme con una varipinta compagnia ricca di personaggi famosi e tristi casi umani.
Grazie anche al voto favorevole della 'mia' deputata di riferimento, la diessina Rosalba Benzoni.
La ex-comunista si è ribellata al suo partito pro-campionesi, ma sembrerebbe diventata decisamente più mansueto-mastelliana in questa occasione.
Per onor di cronaca il senatore di An eletto nel mio collegio, Alessio Butti, invece ha votato contro l'indulto, anche lui seguendo le indicazioni del suo movimento.
Io continuo a incazzarmi e per l'acidità di stomaco non basta nemmeno più la Bisurata.
Sto diventando fascista io o siamo arrivati all'incomunicabilità totale tra base ed eletti?

28 luglio 2006

Antiemetico

Deluso, amareggiato e anche un po' incazzato.
Pecco di originalità, ho sentito questo eloquio già da Pozzecco, ma quando leggo certe cose...
'Vivere a Como' scrive che domani il mio capoluogo verrà invaso dai campionesi in sciopero che porteranno le proprie Mercedes in città per protestare contro la legge Bersani che cancella il privilegio del cambio agevolato.
Fin qui mi viene quasi da ridere.
Tra le righe però scorgo che a farsi portavoce della protesta di questi milionari arriva non soltanto il solito senatore Butti, a cui se non altro non si può rinfacciare mancanza di coerenza, ma anche la deputata diessina Benzoni.
Che i due onorevoli credano alla barzelletta del costo della vita ingestibile a 30 km dal confine proprio non mi convinco. Il 'do ut des' mi sembra una spinta più logica.
Il santino di Butti d'altronde, è merce pregiata tra i campionesi che venerano il senatore della destra quasi quanto il camerata (ex socialista) Salmoiraghi.
Ma che una ex comunista scriva al compagno Bersani per convincerlo a spremere noi invece dei cittadini dell'enclave, che fanno il tiro a segno con le caricature di Prodi pubblicate da Libero, mi fa venire la nausea.
Cerco un antiemetico e torno. Sciopero dei farmacisti permettendo!


26 luglio 2006

Purché se ne parli

Si sa, far parlare i media nazionali della Pallacanestro Cantù è un'impresa difficile.
Forse a volte basterebbe un po' più acume di quanto l'ufficio stampa brianzolo abbia mostrato sparando l'ingaggio di Michael Jordan proprio nei giorni cruciali del mondiale tedesco, ma non si può negare che se l'Olimpia Milano squittisce ottiene pagine di giornali coprendo anche i ruggiti di Cantù, relegati nelle brevi della rosea.
Va letta in questo senso probabilmente la decisione di far tornare in campo Pierluigi Marzorati.
I biancoblù in questa stagione festeggiano i 70 anni ed hanno pensato ad un'originale iniziativa per stabilire un record di fedeltà sportiva.
All'età di 54 anni Marzorati, bandiera del club canturino, sarà tesserato, entrerà in campo in una delle prime partite della prossima serie A e stabilirà un primato: sarà l'unico ad aver vestito la stessa maglia per cinque decenni.
"Pierlo" infatti ha esordito in serie A nel 1969 e si era ritirato nel 1991 dopo ventidue stagioni ad altissimo livello durante le quali ha vinto, fra l'altro, due scudetti e due coppe dei Campioni.
La visibilità è stata ottenuta. Insieme a qualche risolino. Per fortuna oggi l'Inter festeggerà lo scudetto ed il sarcasmo avrà come via preferenziale i campioni sotto l'ombrellone piuttosto che la squadra che manda in campo un pensionato.



25 luglio 2006

Previsiopoli

San Mastella fammi il miracolo.
O divino, tu che sapevi già due settimane fa come si sarebbe concluso il processo sportivo per illecito, dammi i numeri del SuperEnalotto.

La coscienza di Lenin

Il vantaggio di arrivare presto in ufficio è che la mattina le sorprese sono tutte tue.
Oggi, e non è la prima volta quest'anno, ho salutato la giornata scoprendo l'ennesima visita di 'topi d'ufficio' alla ricerca di contanti.
Riconosco la limitata portata sociale di questi fastidi, ma forse svuotare le carceri non è la soluzione più adeguata a questi 'problemini'.
La certezza della pena nel nostro Paese è già una chimera e quando sento preparare pasticciacci tra governo e Forza Italia per svuotare le carceri, a me vien male.
Abbandonato Di Pietro ai suoi lamenti solitari anche le frange più estreme al governo, in grave crisi di coscienza per il lontano Afganistan, si apprestano a votare con nonchalance il perdono a qualche decina di migliaia di 'microcriminali' in compagnia di corruttori e colpevoli di scandali finanziari.
Forse è l'ora che questi signori alleggeriscano le proprie coscienze tormentate per i destini delle società mediorientali e comincino a chiedersi se anche gli elettori del loro seggio abbiano qualche disagio urgente a cui dar sollievo.

20 luglio 2006

Santi e peccatori

Materazzi è l'antitesi di come giocavo a calcio io.
Infatti lui è fortissimo e dannatamente ignorante (in campo) mentre io sono sempre stato scarsissimo, ma tatticamente e 'moralmente' ineccepibile.
Inutile dire quindi che l'unico uomo al mondo ad essersi tatuato sulle braccia la lista della spesa per non dimenticarla non è il mio calciatore preferito. Non si merita nemmeno un pesce.
Però alla Fifa sono impazziti.
Se Materazzi avesse dato una testata in pieno petto a Zidane sarebbe stato spedito direttamente a Guantanamo Bay mentre per il francese sarebbe iniziato il processo di canonizzazione.
Rien va plus. Les jeux sont fait!

Scappatelle

Grazie Bersani. Se non fosse stato per il tuo decretone non sarei mai riuscito a capire quanto mi amino i farmacisti.
Già! Fino a ieri, infingardo, quando entravo nelle poco accoglienti mescite di medicinali mai ho pensato che sotto quel camice bianco divampasse una tale passione.
La mia Magnesia Bisurata Aromatic, in fondo, l'ho sempre avuta senza troppe domande.
Prima d'ora da oltre il bancone nessuna richiesta di informazioni.
Che ne so, qualcosa tipo «Ma quel bruciore di stomaco che ogni tanto ti perseguita è un vecchio amico o una conoscenza più recente?» «Ne fai uso occasionale o sei caduto nel tunnel della dipendenza?»«Sai che non devi scioglierla nel whisky per assumerla?»
Finalmente so che quella che fino a qualche giorno fa io consideravo indifferenza in realtà era soltanto malcelata timidezza.
Il farmacista anela a sapere tutto di me. Non fa la prima mossa soltanto per non apparire sventato.
Bersani però ha fatto il miracolo. Temendo che possa tradirlo con un collega dell'ipermercato vicino, l'impaurito dottorino si è fatto leone e da qualche giorno non posso ascoltare radio o telegiornale senza leggere le sue dichiarazioni di amore.
Pensa sempre a me, si preoccupa, ha paura che frequenti cattive compagnie e non vuole che lo abbandoni.
Ma io, stronzo, devo ancora decidermi.
Si sa, le vacanze estive sono il periodo più critico per certe scappatelle. ;-)


18 luglio 2006

ball

L'Italia si strugge per le decisoni della Caf su calciopoli (Caf è una sigla che sembra voglia perseguitare il Paese).
Si fottano hezbollah e lo tsunami assassino di Java! Ciò che conta è soltanto sapere in quale serie giocheranno Juventus e Milan o quando inizierà il campionato.
Pensate che tra i numerosi commentatori qualcuno abbia letto la sentenza?
Io l'ho fatto, 154 pagine che trovate qui.

Friend


We are ok my friend, thanks for your concern.

We are trying to avoid the bombing and we hope that this bad situation will end real soon.

Regards

Joseph



At this time of the evening, the Place de l'Étoile in Beirut should be chock-full of people. Now it was empty.

17 luglio 2006

Divagazioni

Odio et amo.
Il caldo torrido nel dettaglio. Anche quando ero giovane e bello (e snello) fuggivo dai raggi del sole più caldo. Eppure vorrei vivere dove le giornate bollenti dell'estate italiana sono il giorno, che segue il giorno, che segue il giorno...
Ieri, piuttosto che bollire al chiosco con Sonia, me ne sono tornato a casa ad elaborare le mie Expedit.
Smalto rosso per nascondere meglio l'angolo della vergogna in mansarda, steso in due mani, veloce, preciso e senza sporcare. Mentre Valentino disegnava con Melandri incroci pazzeschi su due ruote.
La mente disegna incroci più feroci. Pittare aiuta a dare ordine ai pensieri.
Cerchi di nascondere le tracce del pennello e intanto ti chiedi che fine possa aver fatto il tuo ex-allievo Joseph che in visita a Milano cercava di convincerti che Beirut è una cittadina tranquilla e meravigliosa. Ti voleva in Libano, un giorno, per terminare l'istruzione. Sarebbe stata una magnifica gita. L'ultima volta che lo hai sentito al messenger l'hai sfottuto perché tifava Argentina ai Mondiali. Anzi, no, l'ultimissima ti ha mandato il link ad Haaretz che annunciava le tensioni con Israele. Quattro giorni fa. Poi è scomparso dalla rete. Spero sia al sicuro.
Più lontano, ma ancora vivo il ricordo di alcune giocatrici di basket israeliane, di Ramat, in visita a Como per l'Eurolega. Poco più che bambine, scortate dalla Digos, le uniche donne-soldato fresche di leva che tu abbia mai conosciuto. Chissà se sono in guerra?
Impotente, ma tanto fortunato da essere soltanto spettatore sugli scenari globali riesci almeno a nascondere le tracce del pennello che ti tiene ancorato alle librerie.
Smalto rosso, comincia a piacerti, anche se lo schizzo sull'avambraccio sembra sangue.
Basta sangue. Non ti interessa chi abbia torto e chi invece ragione.
Vorresti soltanto rivedere un giorno Joseph entusiasta di conoscere la Milano by night; e le cestiste in calzoncini sudare per evitare bombe innocue, che possono soltanto regalare 3 punti all'avversario di turno.

13 luglio 2006

Zambrotta

Torniamo per un secondo a domenica scorsa, ultimo giorno dell'era pre-campionidelmondo.
Venerdì 7 luglio è stato il mio compleanno globale (37° mio e 33° di Sonia) e per l'occasione la "suocera", l'unica donna al mondo capace di donare alla figlia una tomba di famiglia prenotando il posto vicino all'ingresso in modo da poter vedere meglio i visitatori, la domenica mi ha fatto consegnare un piccolo acquario d'acqua dolce con 8 pesciolini variopinti.
Io odio gli acquari. Come odio ogni gabbia in genere.
Poi ho scoperto che invece Sonia (ma guarda un po' le coincidenze della vita) li adora.
Dopo aver desistito dal frantumare la vasca con il pestello della carne e regalare i pesci al gatto del vicino ho deciso di battezzare queste creature che, se sopravviveranno alla mia totale imperizia ed alla distrazione di Sonia, meriteranno un nome per essere ricordati alla storia.
Troppo facile scovare 8 idee alla vigilia della Finale.

Il mio preferito è Zambrotta, un po' perché è giallo e quindi inconfondibile, un po' perchè nel suo mutismo ittico sa riprodurre i bronci che soltanto un comasco riesce a fare.
Poi c'è Cannavaro, regale nelle sue striature arancio-nerastre.
Grosso, ovviamente è il più grosso.
Buffon è il più brutto, ma la livrea grigia che porta sembra proprio una maglia da portiere.
Gattuso, non sta fermo un secondo anche se si limita a fare qualche spruzzo invece di ringhiare.
Ora veniva il difficile, ma non prendetemi per matto se ho dato il nome Pirlo ad uno dei miei nuovi coinquilini perché mi è sembrato di sentir nelle sue bolle un vago accento bresciano.
Il lungagnone della compagnia è Toni, sempre pronto a scarificarsi per la squadra recuperando palloncini di cibo fin sopra il filtro dell'acquario.
L'ultimo è Del Piero, e son stato incerto fino all'ultimo se schierarlo nella vasca, ma poche bolle di saggezza mi han convinto sulla qualità dell'uomo, pardom, del pesce.



Nella foto Zambrotta in una delle sue tipiche percussioni sulla fascia

Testate

Ha scelto il modo peggiore per salutare.
Zizou, genio del calcio berbero, ha deciso di non rifletterci su, forse stordito dai troppi applausi di chi ha trovato la sua incornata opportuna e di chi ha finto di non averla nemmeno vista.
Così, dopo qualche giorno, ha deciso di scusarsi, ma non si pente, lo rifarebbe, perché secondo lui certe parole fan più male di un pugno.
Forse è vero, ma se vent'anni di calcio giocato non hanno vaccinato Zinedinezidane contro una provocazione banale quanto stupida, fuori dal rettangolo verde il fuoriclasse transalpino rischia di doverne menare ancora troppe di testate.
Potrebbe accorgersi Zizou di aver perso un'occasione.
Le testate non servono a nulla nè in un campo di calcio a Berlino, nè nelle periferie parigine, nè in un aeroporto a Beirut e forse un suo pentimento pubblico avrebbe giovato a chi nell'immigrato più famoso di Francia vede un esempio da seguire.

11 luglio 2006

Issimi


Stoppi la palla al volo,
come ti ha imparato tanto tempo fa
quando giocavi invece di andare a scuola
quanti sgridi ti prendevi da papà
perché sognavi un giorno che avresti stato
nell'Italia convocato adesso
tutti sono con te
ma ci devi dimostrare che...


Siamo una squadra fortissimi
fatta di gente fantastici
e nun potimm' perde
e fa figur' e mmerd'
perché noi siamo bravissimi
e super quotatissimi
e se finiamo nel balatro
la colpa è solo dell’albitro"

Pronto Luciano bello
perché non ti stai impegnando piu'?
questi ci stanno rovinando i Mondiali questi qua
devi fa qualcosa

"Cornuti siamo vittimi dell'albitrarità a noi contraria
ecco che noi cerchiamo
di difenderci da queste inequità
così palese
grande Luciano Moggi
dacci tanti orologi agli albitri internazionali
si no co' cazz' che vinciamo i mondiali

Siamo una squadra furbissimi
fatta di gente drittissimi
e nun vulimm' perde e fa figur'e mmerd'
perché noi siamo bravissimie superquotatissimi
e se qualcuno ci ostacola
ce lo diciamo alla Cupola

10 luglio 2006

Il giorno dei puri


Il titolo oggi lo prendo in prestito da Gianni Riotta perché in 4 parole dipinge perfettamente il mio stato d'animo. Oggi è, finalmente, il giorno dei puri.
Mentre già questa notte è stato assegnato l'appalto per l'ampiamento smisurato del carro dei vincitori lo stesso è stato sottoposto ad assalto popolare peggio di un battello libico assediato da migranti.
Conscio della potenza sfollante del mio baricentro (qualcosa di positivo nell'inciccirmi pure ci sarà) mi metto a menar culate a destra e a manca per gettare in mare chi proprio insieme ai campioni non ci può stare.
Viva l'Italia.
Ma abbasso i tifosi che per gioire questa notte hanno incendiato cassonetti, vandalizzato pulman, infastido il prossimo.
I pennivendoli che avevano già scritto le ragioni della sconfitta ed, appallotolato il foglio, hanno cantato le gesta degli eroi in azzurro.
I dirigenti sportivi che da anni hanno sporcato oltre il limite della decenza il Gioco.
I politici che non accettano le sconfitte ai rigori. Gli altri, che non sanno vincere.
Chi non ha ancora capito che una squadra è infinitamente più forte di qualsiasi fuoriclasse isolato. Chi non riesce a tifare per il suo campione, ma si sfoga sempre e solo contro.
La televisione 'ministeriale' che al primo Mondiale in regime di concorrenza ha offerto un prodotto misero nei contenuti e nella forma.
E' rimasto abbastanza spazio per i puri? :-)

7 luglio 2006

Birthday

Possibile che il giorno del mio 37esimo compleanno (aiuto!) prenda il via in ufficio all'alba delle 7? La cena di ieri sera (ma più probabilmente le libagioni) mi ha lasciato un messaggio nella segreteria telefonica del fegato che diceva più o meno così "Non azzardarti a fare colazione!".
Purtroppo la sveglia non era sincronizzata al clima festivo ed è suonata alla solita ora.
Mancando un fondamentale step al meccanismo automatico che mi porta quasi inconsapevole ad aprire (quando la chiave funziona) la porta dell'ufficio mi sono trovato in anticipo di mezzora all'appuntamento con l'allarme da disinserire.
Poco male, vorrà dire che mi prenderò qualche minuto a mezzamattina per recuperare qualcosa di mangereccio da accompagnare allo Jeio che ho portato in ufficio per non lasciar abbassare troppo il mio tasso alcolico celebrativo.
Poi stasera devo passare da casa dei miei per ritirare il regalo di mamma e lasciarmi fare gli auguri, correre a casa per montare una delle tre nuove Expedit, ritirare (spero) la macchina dal carrozziere, consegnare il pacchettino alla mia metà che, udite udite, festeggia qualche anno meno nello stesso mio giorno, accogliere una coppia di amici torinesi che vengono ospiti sulle mie brande per un week-end sul lago di Clooney.



PS - Purtroppo a spezzare questa atmosfera festosa mi rincorre il pensiero che oggi non è soltanto il mio compleanno, ma anche il primo anniversario di uno degli attentati più paurosi scatenati in Europa da sempre.
La follia cova sempre più figli corroborati dalla maggiore ricchezza edonistica mentre stiamo dilapidando il nostro capitale etico e culturale.

6 luglio 2006

Forza gli azzuri

Il mio collega P. mi ha segnalato questa raccolta di telecronache della semifinale messa on line dal Corsera.
La mia preferita è quella araba con uno stentato quanto esaltante
'Allah, allah,allah, allah.. forza gli azzuri la partita devi essere la vostra'.
Incredibile quella dei tedeschi che non solo ovviamente non gioiscono ma restano impassibili ai gol italiani come se nulla fosse successo.

4 luglio 2006

Sposi

Terzo invito a nozze per la prima metà di settembre e mentre comincio a pensare che passerò quelle due settimane sempre in abito da cerimonia mi convinco di non poter rinunciare a nessuna celebrazione.
Una di queste mi vedrà testimone, e sarebbe poco carino mancare, l'altra è il matrimonio di V. ed essendo "l'arcigna" membra del mio ristrettissimo circolo di amici sarà un piacere vederla all'altare, il terzo che in realtà è di un conoscente, si preannuncia però ricco di colpi di scena.
Sappiate soltanto che lo sposo si è fidanzato meno di un anno fa e già sa che la futura moglie non se la sente di rinunciare all'amante fissa (per fare impazzire i vostri ormoni sappiate che il terzo incomodo in realtà è una lei).
La sera in cui ho conosciuto questa signora si è presentata decantando la poca avvenenza del futuro marito, i suoi problemi erettili la prima volta in cui decise di concedersi e la poca virilità dello stesso anche nelle repliche.
Il tutto tra le risate a crepapelle degli amici -bastardissimi- del malcapitato.
La serata è poi proseguita in discoteca senza me, ma testimoni oculari fidati raccontano la stessa signora intenta ad adescare un arrapatissimo ballerino ed una chiusura di serata con lei trascinata fuori dalla pista da ballo tra urla e bestemmie e caricata in auto per un tempestoso rientro a casa.
Chi ben comincia...

3 luglio 2006

Smile

Ormai temevo non arrivasse più.
Cominciavo perfino a credere che il governo riuscisse a cadere senza fare nulla di memorabile o perlomeno accettabile.
Ma la zampata del leone è arrivata!
In primis. Fanculo ai privilegi di Campione d'Italia. Grazie a un cambio agevolato per legge i cittadini dell'enclave pagavano il 60% in meno dell'Irpef che dovevano allo stato. Ora per decreto i campionesi continueranno a guadagnare il triplo dei comaschi, ma almeno pagheranno le tasse sul loro reddito reale. Un senatore comasco, compagno di partito dell'ex craxiano sindaco Salmoiraghi, forse convinto che tutti i suoi elettori siano oltre frontiera, ha promesso battaglie e ostruzione dopo aver sorvolato in questi giorni sul suo compagnuccio in carcere e sul Casinò in bancarotta. Comaschi che l'irpef la pagate tutta da sempre ricordatevene ;-)
Eppoi. Ecco un bel pacchetto liberizzazioni che costringe gli autodefiniti liberisti dell'opposizione ad arrampicate sugli specchi degne dell'Uomo Ragno.
Dopo che per anni si son riempite la bocca della parola liberal, sotto scacco delle lobby che nulla concedevano ai consumatori tartassati, ora cercano di spiegare perché sia male non pagare il notaio per il trapasso di un auto, poter trovare l'aspirina anche al supermercato, pagare un avvocato non in base a tabelle fisse, ma anche per il risultato ottenuto, non essere ostaggio delle spese di chiusura di un conto corrente bancario, non dover anticipare al carrozziere la parcella in attesa di un rimborso assicurativo.
Scusate se è poco, ma son soddisfazioni!