28 gennaio 2007

Spot

Le inaugurazioni elettorali non sono una novità, si inaugura l'opera pubblica appena prima delle elezioni e poi si chiude tutto per lavori, giusto il tempo di portare avanti un po' la commessa in attesa di una nuova tornata elettiva.
Quello che è riuscita a fare Como però ha sinceramente del grottesco. Precipitato nelle classifiche di qualità della vita, il capoluogo lariano è troppo avanti nella divertente nuova disciplina della spottone elettorale anticipato.
Dopo qualche milione di anni (con una continuità amministrativa pentapartito-cld da far invidia alla Bulgaria) partono finalmente i lavori nell'area dismessa della Ticosa ed il sindaco Bruni ha deciso di festeggiare la demolizione.
Fuochi d'artificio, diretta sulla tv locale, autorità (con santino elettorale in tasca) come se piovesse.
Non ultimo tra questi, il vecchio vescovo Monsignor Maggiolini, fresco come un grillo al freddo della Ticosa, ma incapace di accogliere il suo erede il giorno dopo in Duomo.
La speranza è che i presenzialisti della Ticosa possano seguire l'esempio del loro prelato e, magari scorbuticamente, mettersi in disparte.

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