12 dicembre 2009

L'ebreo sfigato

Ebbene sì, bando al politically correct, doveva essere questa la traduzione italiana di 'A serious man' l'ultimo lavoro dei fratelli Coen.
L'ebreo sfigato protagonista del film è infatti molto ebreo e moltissimo sfigato.
Un divorzio, un fratello suonato e fuorilegge, figli ladri e/o strafatti. E' questo l'acquario dove nuota rassegnato Larry tra il consiglio di un rabbino e l'altro.
Senza umorismo, senza erotismo, senza ritmo. E a me, conscio della mia ignoranza, quello che a molti di voi forse sembrerà un capolavoro appare invece come una grande stronzata.
Nel film non c'è null'altro se pietosamente taccio della novella ebraica in lingua originale e sottotitolata che lo apre e che per un quarto d'ora buono mi ha fatto credere di avere sbagliato proiezione al multisala.
Il racconto poi parte lento lento e appena il ritmo sembra crescere un pochettino e pensi che prima dei titoli di coda tutto sarà più chiaro ecco che questi appaiono, lasciandoti li a guardare un tornado e tua moglie che ti fa promettere che per quanto tu ami i fratelli Coen il loro prossimo film te lo vai a vedere da solo.