18 settembre 2014

Guida galattica per scooteristi (I)

Tutti i santi giorni Como-Milano-Como in scooter. O meglio. CasnateConBernate-Milano-CasnateConBernate in sella al mio Xmax 250.
Circa 20.000 chilometri all'anno, roba da far diventar matto il meccanico che mi fa il tagliando e non si spiega come una moto così nuova possa essere così vecchia. O viceversa.
Sopravvivere al tragitto incolume è  un po' la stessa sfida che tocca a una lumaca che deve attraversare un prato mentre lo stanno falciando e anche se le statistiche dicono che il 95% degli incidenti è colpa del conducente , puoi essere prudente quanto vuoi, ma incontrare la fauna stradale più disparata non aiuta a essere fiduciosi  sull'approdo finale.
I più pericolosi li ho schedati. Se li incroci, evitali.

La Facebookdipendente

E' una lei quasi sempre  perché certe urgenze comunicative sono prettamente femminili come lo è la presunzione del poter fare più cose insieme .
La vedi sbandare ritmicamente verso destra. Ogni volta che clicca su un "mi piace" perde il controllo e riaggiusta il tiro solo quando lo strisciare contro il guard rail disturba l'audio del video virale del momento.
Impossibile azzardare un sorpasso in sicurezza perché il social è imprevedibile e se il gruppo "sicurezza al volante" la chiama lei non può esimersi dal rispondere immediatamente.
Se per caso sei riuscito a superarla rinuncia  a riconoscerla nello specchietto perché lo sguardo sarà sempre fisso sullo smartphone a meno che non decida di rendere partecipe il mondo delle condizioni del traffico con una foto, nei casi peggiori un selfie. 
Allora potrebbe inchiodare anche sulla terza corsia dell'autostrada pur di avere l'angolo migliore per inquadrare una fila di macchine il più lunga possibile. Uno sforzo artistico che nemmeno Helmut Newton riuscirebbe a rendere interessante, ma che certifica che la malcapitata non poteva arrivare in orario all'appuntamento . 
Mollano il telefonino soltanto se incrociano i vigili, ma non lo appoggiano delicatamente sul sedile accanto, lo lanciano nell'abitacolo diventando ancora più pericolose perché la maggiorparte delle volte lo smartphone si infila sotto la frizione. Anche senza il malefico apparecchio in mano è comunque riconoscibilissima. L'espressione è la tipica da chatting interrotto e gli scatti per recuperare il telefono e aggiungere l'arguto commento al post più clicccato la fanno sembrare in preda a una leggera crisi epilettica. Si consiglia di infilarle lo smartphone tra i denti perché  non si morda la lingua.

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