6 maggio 2015

In difesa del pirla

Avviso. In questo eloquio si abusa della parola pirla.
Per gli extracomunitasubalpina traduco. Pirla o pirletti è uomo (o donna) che gira in giro senza senso cacciandosi spesso, nel suo trottolare, in mezzo ai casini.
C'è più stupidità che cattiveria in questo gironzolare, almeno nell'uso comune della parola dalle mie parti.
Il pirla in questione, nella definizione del padre, è un ragazzotto di 21 anni che rimbalzato a mo' di trottola nei telegiornali dell'Expo è finito per alcuni a identificare il male assoluto, per altri a rappresentare una gioventù debosciata da prendere a schiaffoni come soltanto le mamme di Baltimora sanno fare.
Persone che pur stimo, hanno pubblicato l'indirizzo della sua pagina Facebook, altri hanno dato lezioni educative al genitore, altri ancora semplicemente hanno mostrato tutta la violenza verbale di cui sono incapaci invitando a sopprimerlo.
Per me invece probabilmente ha ragione suo papà che pur accecato dall'amore lo ha classificato nella casellina più adatta, quella dei pirla.
Probabilmente la penso così perché come Giorgio mi ricorda sempre, sono un bastian contrario, oppure  sono l'unico, che pur essendo da sempre un bravo ragazzo, a vent'anni ha fatto delle grandi pirlate. O ancora il solo genitore consapevole che per tutta la buona volontà che prometto di metterci non avrò (per sua fortuna) il controllo totale della vita del piccolo Miglia.
Che ne so', magari Alessio a vent'anni si inventerà una scusa ("Papà, guarda che vado col branco a fare il bullo con lo sfigato della classe") e invece si unirà a una manifestazione NoExpo (dove sarà Expo nel 2030??).
Basterebbe poco a convincerlo a fare una tale bravata. Magari un'avvenente ragazzina col petto  gonfio di ideali con cui vuole fare il figo, oppure la compa che lo sfida a non essere un vile.
Così, mentre tranquillo io a casa penso che è andato a tirare i sassi al pullman della Juventus lui invece è li che urla slogan in mezzo a tipi incappucciati.
Mentre sono convinto che è andato a gonfiarsi di alcool invece si pavoneggia con la tipa convinti di essere parte di una rete eterogenea di realtà e soggettività invece che tra squadristi armati di molotov.
Povero pirla lui che pensando di avere conquistato il suo quarto d'ora di celebrità si troverà  in un tritacarne socialmediatico che distruggerebbe fibre ben più forti e padre fallito io che invece di picchiarlo magari lo assolvo pure con quell'epiteto, pirla, che non placherà mai la sete di sangue di editorialisti e social star.
Dimenticatevi di lui velocemente, per favore, che di pirla ben peggiori è pieno il mondo.

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