17 agosto 2006

Boom

Alla fine la bomba è arrivata!
Chiamata, preventivata da tempo, protagonista da anni dei vaticinii più oscuri, ha preso forma solida a Milano, in via Solferino.
Non una bombetta da niente, tra l'altro, ma del bel plastico pronto ad illuminare il ferragosto meneghino come Fuorigrotta l'ultimo dell'anno.
Ma a dispregio di tutte le previsioni dei neo-con italiani l'assalto alla civiltà non è arrivato da qualche islamico impazzito con zainetto esplosivo che ci avevano disegnato come pericolo primario del Belpaese, ma da un altrettanto folle terrorista antiislamico.
Il bombarolo poi, in un barlume di lucidità, ha pensato di denunciare l'ordigno telefonando a Libero, giornale paladino dell'antiislamismo, convinto di scatenare una standing ovation tra i redattori di Feltri.
Io sono poco meno folle dell'anonimo brigatista, ma non per questo suggerirò il rapporto causa-effetto tra le randellate verbali feltriane e l'episodio violento.
Non so nemmeno presagire o sognarmi un futuro, ma nella mia Città del Sole non è dei Feltri o delle Fallaci che l'Italia ha bisogno per risvegliarsi dal Medioevo prossimo venturo che si sta violentemente annunciando.

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