4 agosto 2006

Rose

Il brutto del lavoro notturno di Sonia è che troppe sere resto solo.
Il bello del lavoro notturno di Sonia è che troppe sere resto solo.
Non apprezzo particolarmente la solitudine, ma l'ho scoperta ottima occasione per dedicare tempo ai miei interessi esclusivi senza annoiare la mia metà.
Per lo più leggo. O guardo qualche canale strano nel bouquet Sky. Raramente, esco.
Ieri per esempio.
Volevo conoscere due giovani speranze dell'agorà lariana.
Volevo ascoltare, imparare. Davanti a un the freddo (non sono astemio, ma dopo aver cenato con uno chardonnay Ca' Basso, ogni liquore non sarebbe stato all'altezza) ho ascoltato, ho imparato.
A parte il discorso della piramide capovolta che (sarà la deformazione ingegneristica) non riesco proprio immaginare in equilibrio stabile, ho captato buone vibrazioni da questi opposti attivismi giovanili.
Lui molto teorico,innamorato delle idee, fiducioso. Lei più pragmatica, attenta al dettaglio, sgamata.
Superato lo choc del Bombay che non c'è (solo Gordon, mi spiace) sono riusciti a dialogare.
Si ascoltavano, cazzo! So che non dovrebbe stupirmi, che dovrebbe essere la norma, ma era troppo tempo che non sentivo un dialogo.
C'è ancora qualche peccato di gioventù , si scambiano le figurine e decisamente fumano troppo.
Ci sono molti pregi di gioventù, poca disponibilità al compromesso ed energie apparentemente iniesauribili.
Se son rose...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma io ho decisamente più figurine!

Unknown ha detto...

Ma Rocco Belmonte ti mancava

Anonimo ha detto...

Rocco Belmonte?
Ce l'ho, anzi è doppia...

Unknown ha detto...

Facile adesso. Dovevi tirarla fuori ieri sera :D

Anonimo ha detto...

Te la tiri un po' troppo! Io a pranzo bevo acqua naturale... :)

Unknown ha detto...

vero! anche io in effetti ed un bicchiere solo perché se no fa male.
Volevo scrivere cenato.... anzi, correggo ;-)