1 agosto 2006

Desk

Un programmatore grassoccio e irsuto mi fissa dalla copertina di un libro sulla mia scrivania.
Con orrore mi accorgo che assomiglio sempre più a quell'individuo e sempre meno al bagnino, pompiere, giornalista che fui.
A fianco al manuale una tetta antistress, dono di B.
È più strano lui che l'ha comprata oppure io che la massaggio mentre cerco di capire come i clienti abbiano il dono di incasinarmi la giornata anche chiedendo le cose più semplici?
Due cellulari, 'Tiger Balm' comprato a Singapore, un tapiro d'oro, una bustina di 'green tea java', la custodia degli occhiali, gli occhiali senza custodia, un barattolo di caffè Illy che ora contiene analgesici (che alla bisogna spaccio anche), un cavallettino di plastica che mi serve ad alzare il laptop quando si scalda troppo, cartacce miste a documenti, CD-DVD, biglietti da visita International Support Team.
Una bottiglia d'acqua intanto si mantiene fredda sul fan coil
Questo è diventato il mio habitat per la maggiorparte della giornata.
Peccato che il pulsante rosso 'PANIC' che ho incollato alla tastiera non abbia mai funzionato!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Dai, fai un po di ordine prima di andare in ferie (o le hai già fatte?) e butta via quel libro: parla in modo orrendo di un linguaggio orrendo.

Unknown ha detto...

Ecco una cosa che non mi sono ancora ridotto a fare.
Usare il computer in ferie :-)

Anonimo ha detto...

Il telefono lo usi? Ci sono differenze oggi? Non sto certo lavorando... :-P

Unknown ha detto...

Chiudo a chiave anche il telefono infatti ;-)