9 febbraio 2008

State of the Net {3} Buoni vs cattivi

Cronaca ed analisi di stateofthenet li lascio ad altri.
Qualche spunto però mi ha fatto pensare e con la poca lucidità che posso avere dopo la dieta di oggi a base esclusivamente di nimesulide provo a condividerli con voi.
L'argomento che più mi appassiona per trascorsi e presente professionale è il rapporto tra Internet e la comunicazione.
Nelle noiosissime tirate che faccio sull'argomento a chi non riesce prima a sfuggirmi inventando impegni improbabili mi accorgo di identificare spesso il cavaliere senza macchia nè paura nel blogger, il volenteroso, ma sottomesso quasi eroe nel giornalista ed il Cattivo (con la C maiuscola) nell'editore.
Cercando per un secondo di sfuggire alla certezza nata a Natale sull'assenza di una scintilla di intelligenza nel pianeta editori vi espongo i miei dubbi su questa schematizzazione.
  • Giornali e web. Chi fa più resistenza normalmente all'introduzione di nuove tecnologie? Gli editori che probabilmente ci guadagnerebbero o i cdr che ne fanno soltanto argomento contrattuale?
  • Blogger. E' impossibile un controllo preventivo anti diffamazione e calunnia e spesso anche l'dentificazione di eventuali calunniatori e diffamatori. E' questo il paradigma della libertà?
  • Notizie e web. Google è diventata la tomba della ricerca e dell'inchiesta per la comodità degli editori o per la pigrizia dei redattori?
  • Redazioni web diversificate da quelle tv o della carta stampata. Anche qui, chi si oppone più alla mescolanza dei ruoli?
  • La pubblicità. E' buona oppure è cattiva? In quale altro modo posso mantenere un'informazione professionale?

2 commenti:

Giorgio ha detto...

Di persone così, abbiamo bisogno, di persone che mettono la propria intelligenza al servizio della verità e non la tengano immersa nelle loro comode certezze.
Non sempre i cattivi stanna dalla medesima parte della barricata. Forse un giorno ci accorgeremo che sarebbe stato assai più semplice toglierla 'sta maledetta barricata...

Unknown ha detto...

Mi ponziopilatizzo.
"Che cos'è la verità?".