7 giugno 2006

Cattive compagnie

Il presidente del Milan, Silvio B. , dice la sua sulle inchieste della Federcalcio impegnata a tutto campo per giudicare Moggi e compagni di merende.
«Non conosco nessuno così limpido come Adriano Galliani» commenta.
Beh! Il sospetto che il signor B. fosse stato traviato da cattive compagnie noi già l'avevamo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Con il "noi" intendi quelli come te, giusto?

Unknown ha detto...

Neesuno è come me :-)
Era soltanto un immodesto, ma elegante plurale maiestatis

Anonimo ha detto...

“La legge lo consente: buffone presidente”. Striscione azzurro esposto in settimana a Prodi... :-)

Unknown ha detto...

dal tuo balcone? mi sa che non lo legge :-)

Anonimo ha detto...

Mi sa che hai torto, al solito, politicamente parlando...

da il Giornale – L’occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. E i giovani di Forza Italia non se la sono lasciata scappare. A Firenze arrivava ieri Romano Prodi e solo 24 ore prima la Cassazione aveva sentenziato che dare del “buffone” al presidente del Consiglio non è reato. Anzi, ha una sua utilità sociale. La causa riguardava il freelance Pietro Ricca (l’urlatore) e Silvio Berlusconi (allora premier). Ma il diritto è diritto. E la legge è uguale per tutti. Così quando Prodi si è avvicinato a piedi all’ingresso della galleria dell’Accademia per partecipare alla cena organizzata dall’Associazione europea dei costruttori automobilistici, in via Ricasoli, si è trovato di fronte un gruppo di una trentina di contestatori di Forza Italia che ha iniziato a scandire slogan contro di lui. La ciliegina sulla torta è stata però un grande striscione con scritto “La legge lo consente: buffone presidente”. Prodi, senza fermarsi, ha rivolto lo sguardo ai contestatori e ha sorriso, poi è entrato all’Accademia.

Unknown ha detto...

Pensa che che lo precedeva invece di sorridere ha denunciato il contestatore!