12 settembre 2006

Nomi

Grandi firme alla prima di Cantù.
Jordan (Michael Hakim) contro Wade (Tyras).
E poi Cantù contro la Ignis (Castelletto Ticino) e Marzorati (ancora in borghese) contro Romeo Sacchetti (in panchina).
Vero! Snocciolare tutti questi nomi per la prima amichevole di campionato sa un po' di 'tarocco', ma per un appassionato di basket erano più che sufficienti per portarsi in Piemonte al seguito del team di Sacripanti.
Una società quella brianzola che festeggia i propri 70 anni di storia (e ieri anche i 54 di un Pierlo già tirato a lucido e pronto a scendere in campo), ma che mette in mostra nel precampionato soprattutto due ragazzini (classe '84, fresch freschi di college): la guardia irlandese Donnie Mc Grath ed il centrone statunitense Eric Williams.
Sono stati proprio loro i più brillanti nella Evince Cup giocata ieri sera a Castelletto Ticino contro la locale formazione di serie A2 e vinta dopo un supplementare dai biancoblù (84-76).
In una gara fortemente condizionata dalle tossine accumulate nei muscoli durante la preparazione si è così svelata la nuova Cantù, la solita banda americana capitanata quest'anno dal neozelandese Phil Jones.
Sicuro di venire smentito tra qualche mese ecco le prime impressioni che ho avuto, soprattutto dai nuovi.
Theron Smith sembra essere un ottimo rimbalzista, smaliziato quanto basta nel cercare lo spazio giusto e capace di buona difesa anche se nella prima metà gara ha lasciato ai suoi avversari diretti eccessive libertà.
Da rivedere Michael Jordan, spesso spaesato come forse è giusto che un play 'ordinato' come lui sia in questa fase della stagione dove ancora i compagni giocano in splendida anarchia.
Lamein Wilson è un grande atleta, un ottimo saltatore, ma sicuramente è il giocatore che nella 'prima' è apparso più abulico e deconcentrato.
Il solito Phil Jones dell'ultima stagione ha concluso come aveva iniziato, sparacchiando da ogni dove senza troppa mira e mordendo le caviglie agli avversari. Destinato a piacere più al proprio allenatore che non al pubblico amico.
Donnie Mc Grath, l'ultimo arrivato, ha mostrato di poter giocare bene nei due ruoli di guardia e rispetto ai suoi predecessori una maggiore imprevedibilità non limitandosi ad aspettare la palla sulla linea dei 6.25 ma cercando qualche bella penetrazione e aperture di gioco.
Casey Shaw dovrebbe essere la certezza. Senza sudare troppo il centro titolare ha saputo impadronirsi dell'area (non troppo affollata a dire il vero) mostrando una già buona reattività soprattutto nei rimbalzi offensivi.
Un Nicolas Mazzarino un po' in sordina sembra ancora il sesto uomo ideale per una squadra con le ambizioni di Cantù.
Eric Williams mi ha sorpreso favorevolmente. Non tanto per le quattro schiacciate di fila contro una squadra di nani, ma per la capacità di rubare palloni, abbastanza sorprendente in un colosso di 130kg con i bicipiti scolpiti nell'ebano.
Un primo assaggio quindi abbastanza rincuorante con un'unica nota stonata. Il 50% di squadra ai liberi è preoccupante, ma la speranza è che quello sia soltanto un male di stagione.

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