13 febbraio 2006

Cantù si scioglie a Milano


Armani jeans86
Vertical Vision 82


ARMANI JEANS MILANO: Schultze, Shumpert 19, Coldebella, Bulleri 11, Galanda 10, Priuli, Fajardo 6, Grant 6, Blair 13, Calabria 11, Gigena 8, Montecchia 2. All. Djordjevic.

VERTICAL VISION CANTÚ:Jurak 2, Collins 5, Stewart 15, Jones 16, Barrett 21, Gay, Mazzarino 7, Michelori 10, Lamma 6, Zorzolo, Squarcina. All. Sacripanti.

LE PAGELLE

Jurak 5 Atterrito. Quando perdi una gara di 4 punti e un giocatore della tua squadra ha fatto 0/5 nei tiri liberi ti viene voglia di presentargli il conto della trasferta

Collins 5,5 Irruento. Poco utilizzato non sfigura fino a pochi secondi dalla fine quando lascia un importante rimbalzo offensivo a Shumpert concedendogli anche il fallo. Il quinto in soli 12 minuti di gioco. Da rivedere

Stewart 7 Redditizio. Ennesima tripla doppia per il centro americano (nella foto di Chiara Turati)e con lui in campo la Vertical segna un +10 ben diverso dal risultato finale della gara..

Jones 6 Alterno. Infila una bella striscia nel momento migliore di Cantù per poi cercare soltanto tiri fuori equilibrio nell'ultimo quarto dove riesce anche a farsi morire in mano un'azione non accorgendosi dei 24 secondi scaduti

Barret 6,5 Sbilanciato. Bello quando tira da tre punti, poco efficace nei giochi dentro l'area. Deve mostrarsi più coraggioso per fare davvero la differenza in questa squadra

Gay 5Infausto. Dispiace per il capitano, ma nei 4 minuti in cui tiene il campo fa solo danni e Balir ringrazia sentitamente

Mazzarino 6,5 Brillante. Non strafà, ma il suo lavoro da sesto uomo è importante perché gestisce la squadra con ordine e riesce a equilibrare gli attacchi canturini usando anche i giochi da due punti

Lamma 6,5 Adeguato. Bella la sua sfida con Bulleri che chiude senza sfigurare. Dovrebbe confidare di più nel suo tiro medio in grado di aprire le difese più dei suoi tentativi da lontano, mai troppo pericolosi

Michelori 6,5 Rinvigorito. Sembra migliorato fisicamente e utilizzato da pivot ha molto bisogno di essere vivace atleticamente per fronteggiare degnamente come ieri gli avversari

Per una volta che azzecco un pronostico, questo si rivela nefasto. Pronti, via e battezzo Shumpert come l'uomo in grado di farci più male trai meneghini.
Da "quasi tagliato" milanese e "quasi ingaggiato" canturino proprio l'ala dell'Armani ha poi frantumato (con Galanda e l'ex Fajardo) le legittime ambizioni brianzole nel derby.
Se è vero che Cantù ha ben giocato al Forum è altrettanto vero che è oltremodo disdicevole suicidarsi ancora una volta dopo avere accumulato discreti vantaggi contro avversari non particolarmente in palla.
E' successo anche ieri a Milano (dopo Udine) dove nell'ultimo quarto un distacco di 10 punti a favore biancoblù si è sciolto come l'ultima neve lombarda al sole dell'aggressività degli uomini di Djordjevic.
Il serbo poi in sala stampa si rivelerà folle nel suo protestare contro il metro arbitrale che ha favorito la difesa dura dei milanesi nella frazione decisiva, ma pur non avendo visto brillare i suoi iperstimati campioni si è potuto congedare dal non foltissimo pubblico con il sorriso dei vincitori.
E' mancata a Cantù la grinta nel difendere un trionfo che sarebbe stato meritato, ma si è aggiudicato l'incontro la formazione che aveva più voglia di vincere.

Demeritare per volontà in un derby con un frazione di pubblico canturina più presente e calorosa dei fan di casa appare però ancora più grave che non mostrare difetti di talento contro una società economicamente molto più attrezzata.

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