14 aprile 2006

Costruire

La coincidenza mi ha portato a formarmi lontano dai pc proprio nella settimana post elettorale.
Il mio silenzio, in mezzo a tanto chiasso, non credo abbia stonato.
Non lo nego. Lunedì sera ero agonizzante. Ho dovuto spegnere la tv alle 21 per non compromettere un meritato riposo. Il giorno dopo Sky mi ha consolato fin dall'alba, ma le tensioni create ad arte dalla Cdl hanno compromesso il mio ottimismo.
Oggi, finalmente, hanno contato, ricontato, pesato schede e schedine, scorporato i premi, attribuito ripartizioni, ripescato gli irripescabili.
Il cittadino B. se vorrà potrà portarsi a casa tutti i pacchi di voti che non gli hanno attribuito e cercare in quell'urne la vittoria che gli è sfuggita.
Certo è che ancora una volta ha dato prova di quanto ritenga talmente imperfetta la democrazia da preferirle l'idea di un regime monastico riservato alla cerchia degli amici del mausoleo di Arcore invece che un sistema bicamerale eletto a suffragio universale che nomina il proprio governo.
Sconfitto, ha parlato di brogli puntando ancora una volta a dividere il Paese piuttosto che a pacificarlo, andando ben oltre il più che legittimo diritto, da sempre esercitato, di verificare le schede elettorali contestate ed i verbali di voto.
Non ha riconosciuto la vittoria della controparte capace di ottenere la maggioranza in entrambe le camere, al contrario di quanto fece il Polo nel '94 non aveva conquistato la maggioranza al Senato. Soltanto grazie ad un abile campagna acquisti (Luigi Grillo, proprio l'amico di Fazio al centro delle indagini della magistratura sulla scalata ad Antonveneta) diventò maggioranza. Incaricò un ministro (Tremonti) eletto nella lista del Patto che gli si opponeva e chiese aiuto quando servì ai senatori a vita come Andreotti.
Amen.
Spero che oggi tutto possa ricominciare e si punti finalmente a costruire invece di demolire tutto pur di sopravvivere.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Avete vinto (forse). Non mangerete il panettone (probabilissimo).

Anonimo ha detto...

PS: dal FT...

“L’ITALIA RISCHIA L’USCITA DALL’EURO ENTRO 10 ANNI”
“LA VITTORIA MILLESIMATA DI PRODI COSTITUISCE IL PEGGIOR ESITO IMMAGINABILE”
“L’UNIONE DI MODERATI, SOCIALISTI E COMUNISTI OFFRE IL TIPO SBAGLIATO DI RIFORME”

Non c'è solo l'economist...

Unknown ha detto...

Il Financial Times ha ragione.
Con l'aumento di spesa pubblico generato negli ultimi anni se il governo che verrà non dovesse mostrarsi solido, l'Italia è a rischio default come l'Argentina.
Strano che ora lo dica anche Tremonti che fino a ieri proclamava che i conti fossero perfettamente in ordine ;-)

Anonimo ha detto...

Mi focalizzerei di più sulla terza frase da me riportata...

Unknown ha detto...

Opinione che rispetto, ma non condivido.