20 marzo 2007

Friends (IV)

C'è che son tornato.
Però mica vi ho ancora raccontato tutto.
C. è un filippino dalle origini ispaniche che ormai si notano soltanto nei nomi e che vive in Brunei.
Nel sultanato C. cura la parte tecnica di uno dei tre quotidiani della città-stato.
Non che sian molte le notizie da pubblicare in realtà. Un mix di copia e incolla da agenzie internazionali regolarmente filtrate più qualche puntata delle 'mirabili avventure e la splendida magnificenza del nostro amato Sultano'.
Il tutto ovviamente dopo aver richiesto le necessarie autorizzazioni. Essì perché per pubblicare la divina foto del Sultan, bisogna cheidere un permesso al ministero. Anche se la foto è d'archivio e l'avete già stampata dozzine di volte. Anche se ritratta dal fotografo uficiale del palazzo. Anche se arriva drettamente dall'ufficio stampa insieme alle veline di giornata.
Ma in Brunei tutto necessita di un autorizzazione ministeriale.
Bere alcol, per esempio. Permesso accordato solo tra le mura domestiche.
Oppure riunirsi in più di dieci. Questa è addirittura un'autorizzazione ministeriale. Che sia una cena tra amici o il compleanno dei tuoi bimbi con gli amichetti.
Il casino è quando inviti 9 persone e ti si imbuca uno all'ultimo momento.
Permesso necessario per circolare dopo le 21.
Impossibile avere un taxi che non faccia servizio tra l'aeroporto e la piazza della città. Altri percorsi son banditi.
Si sta bene dice C. Certo non è una vita eccitante, ma per la famiglia.
Mentre lui parla con me, all'altro capo della tavola l'ipercinetica moglie, che nemmeno Sonia riesce ad agitarsi tanto seduta ad una tavola, racconta a uan commensale l'eccitazione delle sue giornate malesi.
E vorrei chiedere anche a lei se si sta bene.
Mi invitano a visitarli, prima o poi.
Ma anche no!

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