11 gennaio 2006

Vertical vittoria guardando al mercato


Vertical Vision 97
Dynamo 80

VERTICAL VISION CANTÚ:Jurak 2, Lamma 9, Squarcina, Stewart 20, Jones 30, Barrett 7, Gay 5, Mazzarino 12, Zorzolo, Michelori 12. All. Sacripanti.


DYNAMO MOSCA REGION: Fomin, Giedraitis 16, Bocevski 6, Demeshkin 9, Morgunov 26, Zoroski 8, Smith 6, Shevel, Lobanov, Hoskin 9, Dayneko. All. Paulauskas.

Nella foto Turati il miglior marcatore dell'incontro, il neozelandese Phil Jones



LE PAGELLE
Jurak 6 Regolare. Gara onesta da seconda forza di lusso quale lo sloveno (e fino a ieri pensavo fosse slovacco) doveva essere.
Barret 6 Proficuo. Utile anche quando tira male e questa è una buona notizia. Per esempio, è il secondo miglior rimbalzista della squadra. Alla fine però si prende un antisportivo davvero inutile.
Stewart 7,5 Monumentale. 12 rimbalzi e 20 punti in mezz'ora anche ieri sera. Lascio ad altri le discussioni sulla sua pochezza difensiva.
Jones 8 Rinato. La mattina aveva la febbre. La sera ne ha messi 30 (6/9 da 3) dovendo nello stesso tempo fare a botte con l'isterico Demeshkin.
Gay 7 Sempeterno.Commette soltanto qualche fallo inutile, ma se impiegato col contagocce mostra di essere sempre pronto.
Lamma 7,5 Preciso.Se al consueto ordine aggiunge anche un 3/3 nel tiro pesante come ieri sera diventa fondamentale
Mazzarino 6 Ordinario.Contributo onesto senza particolari sfavillii. Sempre pericolose le sue penetrazioni brucianti
Michelori 6,5 Spigoloso. Non deve permettersi i 5 falli soprattutto con le rotazioni tanto ridotte, ma il contributo di Andrea è andato anche ieri ben oltre le sue statistiche.

Per quanto gradita la vittoria di ieri sera è passata quasi in secondo piano.
L'orecchio era teso verso le indiscrezioni sul mercato in entrata, ma tutto tacerà almeno fino a Napoli e vista la laboriosità delle trattative in corso l'arrivo dei rinforzi potrebbe arrivare perfino dopo Biella.
Ritardo preoccupante perché anche se la squadra ha ben giocato, soprattutto mostrando una buona fluidità offensiva, la coperta corta espone troppo la formazione di Sacripanti al rischio di infortuni e anche una semplice influenza complicherebbe non poco le rotazioni.


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