27 marzo 2007

Sicuri?

Sarà che di solito qui ci scrivo all'alba.
Sarà che i miei neuroni stanno diventando più pigri di un bradipo in primavera, ma sono convinto che comprendere ciò che succede nel Bel paese diventi sempre più difficile.
Dunque! Un anno fa, campagna elettorale delle politiche e delle amministrative, Milano era diventata una città finalmente sicura grazie alla miracolosa, geniale e illuminata scelta del governo Berlusconi di assegnare poliziotti di quartiere.
Bene! Yuppie!
Un anno fa.
Non nel Mesozoico.
Parlo della primavera 2006. Più o meno l'arresto di Provenzano, ma prima della vittoria ai Mondiali di Calcio.
Ieri.
La sindachessa meneghina Letizia Moratti ha portato in piazza 50.000 (dice lei) concittadini per protestare. Non contro il governo (ridice lei, anche se An, Forza Italia e la Lega questa cosa non l'hanno tanto capita) ma a favore della sicurezza.
Insieme alla sciura , anche il primo cittadino di Como. Per solidarietà; che una mano nel momento del bisogno (e in campagna elettorale) non la si nega a nessuno.
Peccato che a Como (città e provincia) proprio il 2006 passerà alla storia per un colpo di pistola a bruciapelo partito dall'arma di un vigile urbano puntata alla testa di un ragazzino sospettato di essere un temibilissimo imbratta-muri. Lui, il dottor Bruni potestà del Lario, non se ne deve essere accorto.
Prima. Durante. E dopo.
Forse, a Como però, più che rinforzi di agenti di sicurezza, servirebbe qualche cassaforte in più dove deporre le armi dei ghisa e una selezione migliore di chi le stesse deve impugnare.
Forse.
Io il Paese faccio sempre più fatica a capirlo, ma la tentazione di rinunciarci emerge prepotente.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Parli cosi solo perchè non hanno mai calpestato il tuo orticello...

Unknown ha detto...

L'orto non me lo posso ancora permettere, ma se è per questo parlo così anche se un vigile non ha sparato in testa a mio figlio.
Parlo così semplicemente perché penso e non sottovaluto il bisogno di sicurezza, ma sottolineo semplicemente la diversa valutazione della stessa in base alle stagioni politiche.
La stesa città che un anno fa era sicura oggi manifesta?
E chi guida la sfilata? Un personaggio per cui la procura ha chiesto 5 anni e che si lamenta un giorno sì e uno no dei giudici assassini. Salvo poi lamentarsi nei giorni dispari dei giudici troppo clementi.
Ma quando smetteranno di fare il tifo per i problemi sociali invece di analizzarlie provare a risolverli?

Anonimo ha detto...

io non ho argute considerazioni da fare, posso solo dire che il Bel Paese comunque lo amo e offrirti un bicchiere di prosecco. (misi)

Unknown ha detto...

Grazie per lo spunto.
Sono un bastiancontrario polemico rompiballe , ma amo il mio Paese e ne apprezzo le mille contraddizioni.
Più giro il mondo poi, più mi ento legato alla mia terra.
Ma forse è proprio questo amore che mi fa sopportare così male quelli che mi sembrano i suoi difetti.