29 ottobre 2007

Maledizioni

La delizia del basket è anche la sua maledizione.
L'ultimo secondo di un supplementare può decidere le sorti di una gara intensissima e se può succedere che il tuo tiratore migliore, messo sotto pressione su un campo difficile come è quello di Treviso, azzecchi la tripla della vittoria accade anche che lo stesso uomo con un tiro più 'comodo' tra le mura amiche veda la palla girare sul ferro e debba uscire dal campo sconfitto.
E' successo ieri sera in Cantù-Teramo (87-88), dopo una gara appassionante che lascia rimpianti soltanto per il risultato (terza sconfitta interna consecutiva), ma che a differenza della disfatta con Avellino ha dato anche buoni segnali per la giovane squadra di Dalmonte che deve soltanto ottenere più continuità per portare a casa il risultato pieno.
Se per me il migliore in campo è stato ancora Wood (7) sempre giudizioso nelle scelte di tiro e con l'unica pecca di essersi fatto togliere dal gioco in avvio spendendo falli poco utili, da segnalare è anche la prova di Francis (7) sempre più a suo agio nel ruolo di centro leggero (15+15 a referto) e probabilmente meglio integrato da Valenti (7), un ercolino tutto cuore, che non da Abukar (6,5), giocatore che comunque ha dato ottimi segnali di ripresa mostrandosi meno abulico che non nelle ultime apparizioni. Sufficiente anche Brown (6), ma soltanto per essere riuscito in 3 tap-in consecutivi nel momento topico della gara.
Bocciati invece Casini (5,5) e Mazzarino (5,5). Il primo utilizzato come 'difensore' ha dato ragione a Giorgio che dopo averlo visto palleggiarsi sui piedi mi ha sussurrato, 'In nomem omen', mentre il secondo ha sparacchiato da tre senza fortuna condizionando così l'avvio di gara dei brianzoli. Peggio di loro McGrath (4,5); chiamato a sostituire il play titolare ha visto la sua permanenza in campo coincidere con i peggiori momenti di Cantù ed io al caso proprio non credo.
Una nota di merito va a Tucker (mvp), avversario capace di caricarsi la squadra sulle spalle nei due quarti decisivi, ma anche sempre in marcatura sull'avversario più pericoloso. Un signor giocatore che se manterrà sempre queste medie di rendimento farà le fortune di Teramo.

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