30 novembre 2005

Egalité

La legge è uguale per tutti.
Se l'ex-Cirami non verrà bocciata dal Presidente delle Repubblica bisognerà prevedere un esborso ulteriore nella finanziaria per adeguare le scritte che sovrastano le aule di tribunale non rispondenti più a questo motto. Basterà poco, magari un punto di domanda alla fine.
Con lo slogan 'vi daremo processi più brevi' il Parlamento ha approvato una norma che di fatto crea differenze 'automatiche' nel processo tra i cittadini incensurati e quelli recidivi.
Molti non ci troveranno nulla di male, ma il già grave effetto di infrangere la regola cardine dell'ordinamento giuridico vedrà nella applicazione differenze sostanziali per chi potrà permettersi di sostenere economicamente processi lunghi e chi invece si arrangerà come può.
Questo per offrirci processi più brevi.
In teoria. Ma nella pratica?
Faccio un esempio semplice di ciò che dice la nuova norma.
Per andare da Milano a Reggio Calabria 10 ore sono troppe. Se il viaggiatore non riesce ad arrivare alla sua meta entro quel tempo dovrà fermarsi.
Principio teorico condivisibile.
Nei fatti, o si forniscono un aereo o un treno superveloce ad ogni cittadino, oppure nessuno potrà più arrivare a Reggio Calabria (colpevole o innocente che sia).

PS - Checché se ne dica ed anche se è il codicillo meno importante, una norma salva Previti è stata inserita. Niente carcere per gli over 70. L'avvocato di Berlusconi è del 1934.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Marco, mi permetto di invadere anche il tuo blog con i miei commenti.
Non mi sembra che l'introduzione della nuova legge infranga il principio: la legge è uguale per tutti.
Le leggi rimangono uguali: incensurato o recidivo, il reato per cui posso essere condannato è lo stesso. Cambia la pena: più dura per i recidivi; non mi sembra così sbagliato. In fondo, se è recidivo vuol dire che la sanzione comminatagli in passato non è valsa nè come recupero nè come deterrente: ergo, provo ad essere più duro (che poi le carceri non abbiano quasi mai funzione di recupero, è un altro discorso).
Si abbreviano i tempi di prescrizione: forse finalmente i tribunali in Italia inizieranno a funzionare in maniera efficiente. Invece di rimanere chiusi per l'intero mese di agosto... quale altro lavoratore se lo può permettere??

Unknown ha detto...

Che un giudice possa aggravare o rendere più lieve una pena a seconda dell'imputato è più che lecito.
Ciò che mi sembra ingiusto è invece l'introduzione di automatismi che di fatto renderanno uno scippatore che ha scontato la sua pena meno uguale di altre persone.
Per quanto riguarda l'automatismo tra i tempi di prescrizione brevi ed i tribunali che funzioneranno invece non trovo nessi causa-effetto. Vedo solo maggiori vie di fuga per imputati con avvocati eccellenti e strapagati.
Non conosco bene la materia ed il mio giudizio è superficiale, am mi sembra l'ennesima legge demagogica e populista.

Unknown ha detto...

PS - grazie per il commento

Anonimo ha detto...

Ritorno sui due punti:
1. in altri settori l'automatismo recidività-sanzione aggravata già esiste: ad esempio la giustizia soprtiva. L'Inter ha giocato 4 partite a porte chiuse in Champions League, in seguito agli eventi del derby sospeso nella stagione scorsa. La sanzione è stata particolarmente pesante proprio perchè (ed è scritto nella sentenza) la società era "recidiva": eventi simili avevano portato alla sospensione della partita di coppa uefa con l'Alaves (spero di ricordare l'avversaria esatta), per i quali l'Inter aveva subito 2 giornate di squalifica del campo. Come vedi, il principio è già applicato altrove e nessuno si scandalizza. Ecco, forse si dovrebbero mettere dei limiti temporali entro cui questo "inasprimento" vale, e decorsi i quali invece l'individuo possa essere definitivamente "riabilitato".
2.l'automatismo riduzione della prescrizione-migliore funzionamento non è immediato, ma è l'intento della legge: se il sistema giuridico sa di avere meno tempo a disposizione, se vuole prendere provvedimenti deve essere più veloce, più deciso, più efficiente. Probabilmente bisognerebbe, per dare uno stimolo aggiuntivo, introdurre delle formule che portino i giudici e i magistrati a dover rendere maggiormente conto del proprio operato. E magari riformare (ma di questo non me ne intendo) i meccanismi processuali, onde evitare, come dici tu, che chi si può permettere avvocati eccellenti possa "tirare in lungo" i procedimenti e far scattare la prescrizione.
Però che le cose oggi nei tribunali non funzionino mi sembra sia sotto gli occhi di tutti.

Unknown ha detto...

La conclusione finale è più che condivisibile, e vale tanto più per chi non può permettersi di affidarsi ad azzeccagarbugli quotati.
Concordo con te che necessitino riforme, ma quelle dell'ingegner Castelli mi sembrano soltanto volte a dare un contentino all'opinione pubblica piuttosto che a intervenire sui meccanismi che non funzionano in realtà.