10 luglio 2006

Il giorno dei puri


Il titolo oggi lo prendo in prestito da Gianni Riotta perché in 4 parole dipinge perfettamente il mio stato d'animo. Oggi è, finalmente, il giorno dei puri.
Mentre già questa notte è stato assegnato l'appalto per l'ampiamento smisurato del carro dei vincitori lo stesso è stato sottoposto ad assalto popolare peggio di un battello libico assediato da migranti.
Conscio della potenza sfollante del mio baricentro (qualcosa di positivo nell'inciccirmi pure ci sarà) mi metto a menar culate a destra e a manca per gettare in mare chi proprio insieme ai campioni non ci può stare.
Viva l'Italia.
Ma abbasso i tifosi che per gioire questa notte hanno incendiato cassonetti, vandalizzato pulman, infastido il prossimo.
I pennivendoli che avevano già scritto le ragioni della sconfitta ed, appallotolato il foglio, hanno cantato le gesta degli eroi in azzurro.
I dirigenti sportivi che da anni hanno sporcato oltre il limite della decenza il Gioco.
I politici che non accettano le sconfitte ai rigori. Gli altri, che non sanno vincere.
Chi non ha ancora capito che una squadra è infinitamente più forte di qualsiasi fuoriclasse isolato. Chi non riesce a tifare per il suo campione, ma si sfoga sempre e solo contro.
La televisione 'ministeriale' che al primo Mondiale in regime di concorrenza ha offerto un prodotto misero nei contenuti e nella forma.
E' rimasto abbastanza spazio per i puri? :-)

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