25 luglio 2006

La coscienza di Lenin

Il vantaggio di arrivare presto in ufficio è che la mattina le sorprese sono tutte tue.
Oggi, e non è la prima volta quest'anno, ho salutato la giornata scoprendo l'ennesima visita di 'topi d'ufficio' alla ricerca di contanti.
Riconosco la limitata portata sociale di questi fastidi, ma forse svuotare le carceri non è la soluzione più adeguata a questi 'problemini'.
La certezza della pena nel nostro Paese è già una chimera e quando sento preparare pasticciacci tra governo e Forza Italia per svuotare le carceri, a me vien male.
Abbandonato Di Pietro ai suoi lamenti solitari anche le frange più estreme al governo, in grave crisi di coscienza per il lontano Afganistan, si apprestano a votare con nonchalance il perdono a qualche decina di migliaia di 'microcriminali' in compagnia di corruttori e colpevoli di scandali finanziari.
Forse è l'ora che questi signori alleggeriscano le proprie coscienze tormentate per i destini delle società mediorientali e comincino a chiedersi se anche gli elettori del loro seggio abbiano qualche disagio urgente a cui dar sollievo.

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