13 luglio 2006

Testate

Ha scelto il modo peggiore per salutare.
Zizou, genio del calcio berbero, ha deciso di non rifletterci su, forse stordito dai troppi applausi di chi ha trovato la sua incornata opportuna e di chi ha finto di non averla nemmeno vista.
Così, dopo qualche giorno, ha deciso di scusarsi, ma non si pente, lo rifarebbe, perché secondo lui certe parole fan più male di un pugno.
Forse è vero, ma se vent'anni di calcio giocato non hanno vaccinato Zinedinezidane contro una provocazione banale quanto stupida, fuori dal rettangolo verde il fuoriclasse transalpino rischia di doverne menare ancora troppe di testate.
Potrebbe accorgersi Zizou di aver perso un'occasione.
Le testate non servono a nulla nè in un campo di calcio a Berlino, nè nelle periferie parigine, nè in un aeroporto a Beirut e forse un suo pentimento pubblico avrebbe giovato a chi nell'immigrato più famoso di Francia vede un esempio da seguire.

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